ACEA (Associazione di costruttori automobilistici europei) ha rivelato nelle scorse ore che le colonnine di ricarica pubbliche in Europa sono ancora poche e soprattutto lente in quanto quelle fast rappresentano soltanto l’11,1% del totale.
In questo momento, i governi e le istituzioni europei stanno discutendo del regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) che fa parte del piano Fit for 55 contro l’inquinamento.
Ricarica rapida: in Italia ci sono solo 1231 colonnine fast
In tutta l’Unione Europea, i caricatori pubblici disponibili in questo momento sono circa 225.000, secondo ACEA. Tuttavia, soltanto 25.000 mettono a disposizione la ricarica rapida. Dunque, soltanto 1 punto di ricarica su 9 è fast con una potenza superiore a 22 kW.
L’associazione afferma che per spingere ancor di più le immatricolazioni di veicoli elettrici, e quindi convincere più automobilisti ad effettuare il passaggio da un motore endotermico a uno elettrico, è necessario aumentare il numero di caricatori pubblici fast.
Eric-Mark Huitema, direttore generale di ACEA, afferma che le persone hanno bisogno di vedere molti caricabatterie nel quotidiano e devono essere facili da utilizzare e soprattutto veloci per non dover aspettare a lungo in coda.
La distribuzione di punti di ricarica non è regolare
Come è possibile vedere nella tabella, la distribuzione delle colonnine di ricarica rapida in Europa è molto irregolare. Ad esempio, in Italia abbiamo 11.842 punti di ricarica standard e soli 1231 fast.
La percentuale più alta di stazioni di ricarica rapida è presente in Germania con 7325 a fronte dei 37.213 disponibili con ricarica standard. Da notare l’irregolarità presente nei Paesi Bassi e in Francia. Nel primo caso abbiamo ben 64.236 colonnine di ricarica pubblica standard e soli 2429 con ricarica rapida. Nel secondo, invece, abbiamo 42.000 punti di ricarica standard e soli 3751 con fast charge.
In Estonia, ci sono 223 stazioni ricarica standard e 176 con ricarica fast mentre in Repubblica Ceca addirittura ci sono 590 standard e 610 fast. Poi c’è Malta in cui ci sono solo 96 colonnine di ricarica standard e al momento nessuna con ricarica fast.
Huitema di ACEA ha concluso dicendo che “la ricarica dovrebbe essere comoda e semplice come lo è oggi il rifornimento di carburante. Purtroppo la proposta AFIR è ben lontana dal raggiungere questo obiettivo ed è assolutamente disallineata a quel che servirebbe per il raggiungimento degli obiettivi proposti per le auto riguardo le emissioni di CO2”.