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Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese: passi avanti per il futuro

Sembra che si stia muovendo qualcosa per quanto riguarda un edificio storico del passato del Biscione, il Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese

Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese
Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese, Foto Stefano Suriano

Oggi, di certo non da ora, Alfa Romeo insiste su un territorio che non è più quello che ha contribuito ad alimentare il mito. Con tutte le difficoltà del caso sembra che si stia muovendo qualcosa per ciò che riguarda un edificio storico per il passato del Biscione, ovvero il Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese conosciuto anche come Palazzo Gardella.

Parliamo di un’area industriale dimessa da Stellantis, che lo utilizzava per attività di cal center, già alla fine del 2020 per finire nelle mani del Gruppo Finiper, lo stesso che si è occupato della realizzazione del grosso centro commerciale nella medesima area. A definire i contorni di una questione che sembra aver mutato faccia, con al centro proprio il Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese, ci ha pensato un comunicato della sindaca di Arese, Michela Palestra.

La sindaca ha reso nota l’effettuazione di un incontro con la Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano, Antonella Ranaldi, per discutere di quanto effettivamente fare in riferimento al Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese. Sul Centro infatti è stata avanzata una richiesta di vincolo visto che il sito era stato riconosciuto come “edificio novecentesco di alto valore storico e architettonico”.

Come cambieranno le cose al Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese

La volontà dell’incontro fra l’amministrazione comunale di Arese e la Soprintendenza è quella di “prevedere per il Gardella un progetto che consenta all’edificio, nella prospettiva del riuso, di ospitare nuove funzioni ed essere centrale nello sviluppo dell’area”. Si comprende bene, quindi, che il processo di riconversione dello storico edificio di casa Alfa Romeo appare ancora piuttosto tortuoso visto che c’è da attendere ancora una relazione storico-artistica sul complesso architettonico e poi comprendere le intenzioni effettive della proprietà dello stabile. L’imperativo è chiaramente quello di escludere il rischio di abbandonarlo al degrado.

Al momento però proseguono le iniziative rivolte ad una concreta salvaguardia del valore storico e culturale del Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese. Presso il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, realizzato sempre da Ignazio Gardella, è stato messo in pratica un incontro in merito alle “Ragioni della tutela e del riuso del moderno” per ciò che riguarda proprio l’edificio ex Alfa Romeo.

All’incontro citato ha preso parte anche Edoarda De Ponti, nipote di Jacopo Gardella figlio di Ignazio, che oggi cura l’Archivio Storico Gardella. Con lei anche Pablo Rossi, che invece cura l’Archivio Storico Giuseppe Eugenio Luraghi, e il professore Angelo Lorenzi del Politecnico di Milano.

Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese
Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese

“Questo edificio rappresenta un tassello di svolta emblematico nell’opera di Ignazio Gardella, una sorta di simbolo intenzionale dell’identità culturale del territorio”, ha ammesso il professore Lorenzi. Come riporta Quattroruote: “il progetto s’inseriva in testa alla spina centrale della fabbrica, disposta lungo l’asse Nord-Sud, realizzata tra il 1961 e il 1963 e lunga circa un chilometro, intorno alla quale s’innestavano i padiglioni produttivi (fonderia, stamperia, assemblaggio e così via). Poco più a ovest si trovava il Museo Alfa Romeo, progettato da fratelli Latis. L’intero impianto occupava un’area di circa due milioni di metri quadrati e dava lavoro a circa 20 mila persone; le attività, già pesantemente ridimensionate nel 2005, sono state definitivamente dismesse 10 anni dopo”.

Edificio dal grande valore storico

L’edificio non possiede un elevato valore storico solamente a causa dell’appartenenza ad Alfa Romeo. Il pregio architettonico e costruttivo appare infatti non indifferente e l’edificio che ospitava il Centro Tecnico Alfa Romeo potrebbe anche essere riconosciuto di valore storico-architettonico nonostante la costruzione risalente al 1974 ne escluda il vincolo di interesse culturale che per i beni immobili devono essere di età superiore ai 70 anni.

Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese
Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese

Secondo quanto dichiarato da Giuseppe Augurusa, ex assessore del Comune di Arese e responsabile dei Consigli sindacali interregionali della Cgil, “è di recente arrivato un riconoscimento anche dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano, che ne ha dichiarato pubblicamente la necessità di recupero per il suo valore e che potrebbe inserirlo tra i suoi Luoghi del cuore”.

Insomma, i presupposti per salvare il vecchio Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese ci sono tutti. L’attesa darà le risposte necessarie.

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