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Gli incidenti crollano nel 2020 sulle strade italiane: -31,3%

incidenti 2020

La pandemia ha bloccato gli italiani a casa per gran parte del 2020, e così gli incidenti sono crollati sulle strade italiane: 118.298, ossia -31,3% rispetto al 2019. Numeri Istat comunque che restano drammatici, da bollettino di guerra. Infatti, il nostro Paese ha bucato l’obiettivo imposto dall’Unione Europea: dimezzare i morti sull’asfalto fra il 2011 e il 2010 e fra il 2011 e il 2020.

L’anno scorso, sono stati 2.395 i morti in incidenti, in calo del 24,5%. E 159.249 i feriti (-34%). Anche i feriti gravi risultano in forte diminuzione rispetto al 2019, ne sono stati registrati 14.102, con -20%.

Nel 2020 si rileva anche la prima vittima su monopattino elettrico. Ma nel 2021 si viaggia a oltre un morto al mese: per il 2022, ci attende il peggio per chi usa queste tavolette a rotelle.

Per gli occupanti di mezzi pesanti (117; -14,6%). Per i motociclisti (586; -16,0%) e pedoni (409; -23,4%) si registrano i cali più contenuti. Tra gli altri utenti, le vittime su auto diminuiscono del 27,9% (1.018), quelle su ciclomotori del 33% (59), i ciclisti registrano, infine, una variazione pari a -30,4% (176).

Incidenti in picchiata: e i prezzi Rc auto?

L’Istat tiene in considerazione i sinistri con feriti, che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine. Conteggio a parte quello delle compagnie assicuratrici: vedremo i loro dati, che includono gli incidenti senza feriti.

Ma la polemica è forte: a fronte di un crollo di un terzo dei sinistri, si hanno riduzioni tariffarie Rc auto minime. A insistere sulla questione è Assoutenti. La discussione diverrebbe ancora più calda se nel 2022 le compagnie alzassero i prezzi Rc auto aumentassero, per un rialzo normale dei sinistri nel 2021 sul 2020.

Tuttavia, fa notare l’ACI, in 17 province (su 107) il numero di decessi è aumentato. Oristano (+140% con 12 morti nel 2020), Barletta-Andria-Trani (+120%, con 22 vittime) e Sud Sardegna (+76,5%, 30 lenzuola bianche). Oristano e Sud Sardegna portano la regione a essere l’unica con un aumento di morti rispetto all’anno precedente.

I costi sociali sono proporzionali alla dimensione e alla gravità del fenomeno: Roma e Milano le province con la maglia nera rispettivamente 945 e 631 milioni di euro, seguite da Napoli e Torino e con 377 e 370 milioni. Dato ovviamente influenzato dal numero di veicoli circolanti nell’area.

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