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Le Ferrari a trazione integrale: dinamiche sportive

Un viaggio alla scoperta delle Ferrari a quattro ruote motrici, dalla 408 4RM alla SF90 Spider.

Ferrari SF90 Spider
Emozioni in pista ad Imola con Leclerc (da video Ferrari)

In casa Ferrari non sono mancate le auto a trazione integrale. A portare al debutto le quattro ruote motrici, fra i modelli del “cavallino rampante“, ci ha pensato la 408 4RM del 1987, mai entrata in listino. Dopo di lei è stato il turno della FF e della sua discendente, la GTC4 Lusso.

Poi è toccato alle SF90 Stradale e Spider, che scaricano a terra la potenza con l’ausilio delle ruote anteriori, grazie a due motori elettrici disposti all’avantreno. Oggi abbiamo deciso di dedicare un post a questa tipologia di vetture, che hanno scritto un nuovo sentiero nella gamma delle “rosse“. Se lo gradite, seguiteci nel nostro viaggio alla loro scoperta.  

Ferrari 408 4RM  

Non è un’auto sportiva particolarmente bella, del resto le sue forme hanno un taglio provvisorio, essendo destinate soltanto a coprire la meccaniche, nella fase di sperimentazione delle quattro ruote motrici Made in Maranello. Pur non essendo una miss, si è fissata nella storia del “cavallino rampante” come prima creatura del marchio a disporre della trazione integrale.

Nata in due esemplari (uno rosso, l’altro giallo), la Ferrari 408 4RM ha in qualche modo ha segnato la strada poi percorsa dalle FF, GTC4 Lusso ed SF90 Stradale e Spider, anche se con tecnologie e approcci completamente diversi. La sigla porta in dote alcune delle sue caratteristiche. Nelle prime due cifre si legge la cilindrata di 4 litri, mentre l’8 sta ad indicare il numero di cilindri. Il resto del codice identificativo serve a rappresentare la presenza delle quattro ruote motrici.

Il motore si giova di 300 cavalli di razza, con una coppia massima di 373 Nm. Questo cuore trova accoglienza in un robusto telaio a scocca portante in lamiera nell’esemplare rosso. Quello giallo ha anche delle parti in alluminio sullo chassis. La diversa configurazione ribadisce lo stato sperimentale del modello, il cui progetto porta la firma di un autentico mito: l’ingegnere Mauro Forghieri. A dare forte caratterizzazione alla Ferrari 408 4RM ci pensa la già citata trazione integrale, con un nuovo tipo di ripartitore con giunto idraulico.  

Ferrari FF  

La Ferrari FF del 2011 non è una delle “rosse” più emozionanti. Del resto, il suo scopo non è quello di guadagnare il poster nella stanza da letto degli appassionati. Qui la casa di Maranello ha cercato di offrire alla clientela una granturismo ad alte prestazioni adatta all’uso quotidiano, anche con la famiglia al seguito, in un quadro di grande versatilità operativa. La sua estetica non spinge a mille le pulsazioni cardiache e nei raduni non è certo il modello più ammirato, ma sulla FF ci sono molta tecnologia e tanta sostanza.

Il sound del motore V12 da 6.3 litri, che eroga una potenza massima di 660 cavalli, è da antologia, specie quando si muove nella parte alta del contagiri. Le due lettere nella sigla sono l’acronimo di Ferrari Four, per sottolineare due caratteristiche della vettura: la presenza di 4 posti a bordo e delle 4 ruote motrici. Quest’ultima è l’innovazione meccanica più importante portata al debutto dal modello. 

Si tratta, infatti, della prima auto di serie della casa emiliana a far uso di un sistema di trazione integrale intelligente, portando in listino una soluzione sperimentata in precedenza sul prototipo 408 4RM a 2 posti secchi. Forte anche l’innovazione nel design, perché la Ferrari FF ha introdotto nel lessico stilistico del marchio la formula shooting-brake per la carrozzeria. Una scelta razionale, ma che ha fatto tanto discutere, dividendo gli animi degli appassionati.

Ferrari GTC4 Lusso

La Ferrari GTC4 Lusso è l’erede della FF, di cui ha preso il posto nel listino della casa di Maranello. Si tratta di una evoluzione del modello da cui deriva, non di un’auto completamente nuova, ma ha un carattere specifico che la rende facilmente distinguibile. Il diverso trattamento del frontale e dello specchio di coda aiutano nel processo di identificazione visiva.

Fra le novità tecniche portate al debutto, spicca la presenza, per la prima volta, delle ruote posteriori sterzanti integrate alle quattro ruote motrici. Anche questo ha concorso a farne una delle auto meno convenzionali della storia del “cavallino rampante”. Cuore pulsante della Ferrari GTC4 Lusso è un melodico motore V12 da 6.3 litri di cilindrata, disposto in posizione anteriore centrale. Una vera orchestra, le cui note scaturiscono dal pedale dell’acceleratore, con la forza di 690 cavalli di razza emiliana, che proiettano i toni verso acuti tenorili di altissima scuola.

Con una simile potenza, le emozioni sono assicurate e si spingono oltre le cifre, comunque eccellenti. L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 3.4 secondi, mentre la velocità massima si lancia verso quota 335 km/h. Il tutto, avvolti nella magia del lussuoso abitacolo a quattro posti, che regala agli ospiti dosi di comfort fuori dal comune per questa tipologia di automobili. Il modello unisce un carattere estremamente sportivo a una grande versatilità. 

Ferrari SF90 Stradale e Spider

La Ferrari SF90 Stradale nasce nel solco della tradizione delle sportive purosangue della casa emiliana. Qui i temi emotivi e dinamici prendono il sopravvento su tutti gli altri, per regalare sensazioni uniche e inimitabili. Si vede che il modello ha preso forma in un’azienda capace di creare le migliori GT ed auto da corsa del pianeta. Ogni elemento parla di passione motoristica. Se alcuni aspetti estetici non trovano l’accordo unanime, il quadro prestazionale mette tutti sulla stessa lunghezza d’onda, in quadro di travolgente coinvolgimento sensoriale.

Ad animarne le danze provvede un power train da 1000 cavalli di potenza. Questa cifra nasce dalla somma dei 780 cavalli messi sul piatto dal motore endotermico V8 biturbo da 4 litri di cilindrata e dei 220 cavalli concessi al sistema dai tre propulsori elettrici. Facile intuire come tutto ciò si traduca in performance al vertice.

Alcune cifre aiutano a capire meglio il concetto: la pratica dello 0-100 km/h viene liquidata in 2.5 secondi (ma in alcune prove strumentali è stato fatto molto meglio), mentre per accelerare da 0 a 200 km/h bastano 6.7 secondi. Va oltre quota 340 km/h la velocità massima. Ciò che i numeri non raccontano sono però gli aspetti sensoriali elargiti da questa creatura che, sulla pista di Fiorano, gira meglio della Ferrari LaFerrari. Per chi predilige le emozioni en plein air c’è anche la versione scoperta: la SF90 Spider, ancora più bella sul piano estetico.

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