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Auto elettriche: che succederà alle vetture d’epoca?

Il presidente della FIVA si è interrogato su quello che potrà essere il futuro delle vetture d’epoca con l’avvento delle auto elettriche

Alfa Romeo Duetto

Oggi il tema legato alle auto elettriche, ovvero quello relativo alla transizione ecologica, rimane un elemento di forte discussione oltre che sicuramente centrale nelle prime avvisaglie di futuro per il mondo dell’auto. Le imposizioni governative lasciano poco spazio ad eventuali alternative e nei prossimi anni si potrà prevedere che ogni costruttore abbandonerà il propulsore endotermico tradizionale in luogo di una importante alternativa elettrica, prevedendo magari qualche eventualità legata alla tecnologia ibrida. Insomma, le auto elettriche saranno sempre più diffuse e quindi in tanti hanno cominciato a chiedersi cosa accadrà invece per ciò che concerne il comparto delle vetture d’epoca che chiaramente sulla base delle normative prossime risulteranno, per forza di cose, inquinanti.

Cosa succederà con l’avvento delle auto elettriche?

Bisogna quindi considerare lo scenario futuro che andrà ad impattare contro questa tipologia di vetture che, seppur prevedano un utilizzo ridotto, potrebbero doversi ad attare alle condizioni future. A ragionare sulla questione è il punto di vista di Tiddo Bresters, presidente della Federation Internationale Vehicules Anciens (FIVA).

Bresters ha scritto una lettera per provare a sensibilizzare gli appassionati sull’effettivo valore attuale delle vetture d’epoca e su quello che otterranno nel prossimo futuro.

“Le vacanze sono tornate, e le strade sono tornate piene nei weekend. Fortunatamente ci sono più opzioni per viaggiare rispetto al 2020, anche se auto e moto sono ancora preferite per il trasporto, visto che il virus gira ancora. I viaggi in camper sono di moda, perché offrono molta libertà. E intanto i raduni di auto d’epoca sono tornati, dimostrando che c’è ancora interesse. Questo dà sufficiente ispirazione a FIVA in relazione al futuro. Ma dovremo avere un piano. Il nostro obiettivo è di sostenere la cultura della nuova mobilità e di difendere la cultura dell’automobile come l’abbiamo vissuta”, ha scritto.

https://www.formulapassion.it/automoto/classiche/ferrari-f50-storia-immagini-foto-erede-f40-1995-pista-potenza-579140.html/embed#?secret=S5kfJpharx “Non possiamo evitare di fare ancora più squadra in vista del futuro. La transizione dall’energia fossile all’elettrico è irreversibile. Dobbiamo accettarlo e supportare. Tuttavia dobbiamo anche guadagnare un riconoscimento globale per il nostro settore e per la grande importanza culturale, sociale ed economica dell’auto nella sua storia. E i giovani saranno il fulcro, anche per ringiovanire il nostro mondo”, ha quindi aggiunto il presidente della FIVA.

La FIVA punta sui giovani per mantenere intatto l’interesse attorno al mondo delle vetture storiche. C’è il rischio però che questi non sappiano apprezzare il valore, misurandosi esclusivamente con l’apporto tecnologico fornito dalle auto elettriche dei giorni che verranno. Bisognerà fare qualcosa di serio e farlo presto.

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