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Aggiornamenti via OTA per le auto: i vantaggi e gli svantaggi

Possono essere uno strumento a favore dei criminali se non vengono adottate le giuste misure di sicurezza

Aggiornamenti OTA auto

Gli aggiornamenti via OTA sono diventati molto diffusi negli ultimi anni. Fino a poco tempo fa, questi update software erano limitati soltanto all’infotainment e al sistema di navigazione. Era il modo più comodo per tenere aggiornate le mappe, ma oggi, con l’arrivo delle auto elettriche, è diventata una feature molto importante.

Gli update via OTA sono una tecnologia avanzata che toccano anche il sistema operativo centrale del veicolo. È sufficiente connettersi alla rete Wi-Fi domestica per scaricare un pacchetto di dati che ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e migliorare la stabilità di diversi sistemi presenti sull’EV. Corregge persino malfunzionamenti o addirittura ottimizza la ricarica di auto ibride plug-in ed elettriche.

Aggiornamenti via OTA: molte case automobilistiche li usano per introdurre funzioni a pagamento

Diverse case automobilistiche hanno già annunciato che questo sistema verrà utilizzato per sbloccare gli optional in abbonamento, in modo permanente o su richiesta, per un tempo limitato e per alcune funzioni come la guida autonoma.

Ad esempio, sulle attuali Audi A4, A5, A6, A7, Q5, Q7, Q8 ed e-tron è possibile attivare a pagamento il sistema di assistenza al parcheggio, le luci a matrice, gli abbaglianti, la funzione di navigazione e altro ancora.

Sono tutti i vantaggi, ma nulla è stato detto al momento su cosa succede se i clienti decidono di non installare l’ultima versione del software disponibili per il download. Poiché, una volta installato un aggiornamento, non si può tornare indietro e bisognerà aspettarne un nuovo nel caso in cui ci fosse qualche bug.

Al momento gli update possono essere fatti solo con auto spenta

Un altro svantaggio che di solito si verifica durante il download di un nuovo software è se si verifica un errore. Per gli update più importanti, i produttori di auto consigliano di recarsi presso un centro autorizzato dove garantiscono che non ci saranno errori di download e installazione e, anche se si verificano, i tecnici saprebbero come agire. Inoltre, gli aggiornamenti via OTA possono scaricare e installare software senza il consenso del proprietario del veicolo e possono essere effettuati solo come l’auto spenta, ad esempio di notte.

Ad oggi la stragrande maggioranza delle case automobilistiche premium offre un periodo di tre anni di aggiornamenti per la cartografia dei sistemi di navigazione e della segnaletica stradale, ma nulla è stato comunicato sui sistemi centrali delle vetture. L’ADAC tedesco critica però la spesso mancanza di trasparenza.

Poiché le auto restano mediamente in funzione dai 10 ai 15 anni, il club automobilistico chiede che gli aggiornamenti siano mantenuti gratuiti a meno in questo periodo. Inoltre, richiede che la parte elettronica della vettura sia protetta contro la manipolazione in quanto gli update via OTA potrebbero essere uno strumento per permettere ai criminali di accedere facilmente alla vettura.

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