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Prorogata la validità della patente, ma occhio se vai all’estero

Con lo stato di emergenza da pandemia di Covid che si allunga, cambiano le regole della burocrazia

patente

Ancora una proroga della validità della patente: infatti, lo stato di emergenza che si allunga trascina con sé nuove norme in ambito burocratico. Per guidare in Italia, se la patente scade fra il 31 gennaio 2020 e il 31 maggio 2021, vale sino a fine marzo 2022. Scade da inizio a fine giugno 2021? Vale per 10 mesi dalla scadenza. Infine, con scadenza dal 1° luglio a fine dicembre 2021, vale fino a tutto marzo 2022. Lo dice il decreto Legge n. 105 del 23 luglio 2021, che ha prorogato lo stato di emergenza dal 31 luglio 2021 al 31 dicembre 2021. Confermando l’efficacia, sempre fino al 31 dicembre 2021, delle misure previste dal DPCM del 2 marzo 2021.

Patente all’estero, massima cautela

Attenzione però, in Ue, fuori dall’Italia, le cose cambiano. Scadenza 1 febbraio 2021-31 maggio 2021, validità 13 mesi dalla scadenza. Se scade fra l’1 giugno e fine agosto 2020, scade ora il primo luglio 2021. Per altre scadenza entro fine giugno, proroga di 10 mesi.

Rivalsa Rc auto, sono guai

Ma perché bisogna badare così tanto alla scadenza vecchia e nuova? Chi causa un incidente e ha la patente in regola, è coperto dalla Rc auto obbligatoria. Invece, chi provoca un sinistro e non ha la patente in regola, rischia grossissimo. La compagnia risarcisce i danni, poi si può rivalere sul cliente: ha diritto a farsi dare i soldi del rimborso. In caso di incidente con feriti gravi o morti, sono milioni di euro, per una data vista male.

Non avendo i soldi, e disponendo di uno stipendio, va bene il taglio del quinto del reddito mensile. Se c’è già, si farà il doppio quinto.

Non sono proroghe eterne quelle concesse dall’Ue e dall’Italia: hanno una scadenza. La buona fede non vale e non si può accampare scuse del tipo: non sapevo che la patente andava rinnovata in pandemia di Covid.

In quanto a certificati, permessi, attestati e abilitazioni, slittano tutti i termini che fanno riferimento alla data di scadenza dello stato di emergenza, che si spostano ai 90 giorni successivi.

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