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Opel GT: la sportiva nata dal concept Experimental GT

La GT 1900 prese parte anche ad alcune competizioni

Opel GT

Nel 1968, Opel presentò al mondo una sportiva davvero interessante con il nome di Opel GT, prodotta fino al 1973. I vertici di General Motors (di cui la casa automobilistica tedesca all’epoca faceva parte) decisero di dare un’impronta differente alla gamma del marchio, ora di proprietà di Stellantis.

Presso lo stabilimento di Rüsselsheim (in Germania) approdò Clare MacKichan che assunse il ruolo di capo design del marchio. Al suo fianco venne costituita una equipe di designer che ebbe il compito di rendere più accattivante la gamma delle berline disponibili in quel momento.

Opel GT
Opel GT interni

Opel GT: tutto partì da un’idea del designer tedesco Erhard Schnell

Quando non impegnato negli incarichi ufficiali, il tedesco Erhard Schnell (uno dei membri del team) lavorava di nascosto su una coupé di fascia media. MacKichan era a conoscenza di questo progetto “sottobanco”, ma lasciò correre in modo da dare libero sfogo alla creatività del designer. Nel 1964, il progetto, fino ad allora rimasto segreto, venne svelato ai dirigenti di Opel e General Motors quando venne inaugurato il nuovo Centro Stile Opel.

L’idea venne presentata come dimostrazione delle potenzialità del nuovo centro stile in modo da stimolare maggiormente la potenziale clientela ad avvicinarsi alla casa tedesca. Il progetto venne approvato dai vertici di GM e immediatamente iniziarono i lavori per cercare di definire nel più breve tempo possibile la linea della nuova sportiva.

Opel GT

I designer non volevano realizzare una semplice coupé che fosse solo una versione a due porte di una vettura già esistente, ma qualcosa di completamente diverso, pur utilizzando la meccanica già disponibile. Dopo aver definito la parte meccanica e il motore, venne disegnata e realizzata la carrozzeria.

Arrivando al Salone di Francoforte del 1965, Opel presentò il prototipo Opel Experimental GT che successivamente portò alla nascita della Opel GT, il cui debutto ufficiale della versione definitiva avvenne nel ‘68. La vettura vantava una linea muscolosa e aggressiva con un frontale appuntito, caratterizzato da fari a scomparsa che venivano azionati tramite un comando meccanico e ruotavano sul loro asse longitudinale.

Opel GT

Due motorizzazioni disponibili al debutto

I prominenti parafanghi anteriori si sviluppavano oltre l’altezza del lungo cofano motore, formando un profilo a onda che percorreva l’intera vettura lungo la linea di cintura e la sagoma del parafango posteriore. Sulla parte posteriore vennero impiegati una coda tronca con un piccolo spoiler integrato e doppi fari circolari, oltre a delle feritoie di sfiato posizionate sopra il lunotto per lo smaltimento dell’aria dall’abitacolo.

Quest’ultimo era omologato per sole due persone. Gli interni erano caratterizzati da due grandi strumenti circolari posizionati dietro al volante a tre razze e tre strumenti secondari sulla console centrale. Non mancavano dei sedili sportivi sagomati con poggiatesta integrato.

Opel GT

Al debutto, la Opel GT fu presentata in due varianti: GT 1100 e GT 1900. La prima disponeva dello stesso propulsore della Kadett SR 1100, un’unità da 1.1 litri con alimentazione a due carburatori Solex e distribuzione ad asse a camme laterale, capace di sviluppare una potenza massima di 60 CV. La seconda, invece, aveva un propulsore da 1.9 litri con alimentazione a carburatore doppio colpo Solex e con potenza massima di 90 CV.

Accanto ai due propulsori fu installato un cambio manuale a 4 rapporti e come optional sulla GT 1900 era possibile aggiungere il differenziale autobloccante. In alternativa, sempre solo sulla 1900, era possibile optare per una trasmissione automatica a 3 marce. L’Opel GT prese parte anche a diverse competizioni. Una delle prime vittorie conquistate dalla GT 1900 avvenne nel 1970 al termine della cronoscalata Bressanone-Sant’Andrea.

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