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Cingolani punta al mild hybrid: passaggio graduale all’elettrico

Il ministro della Transizione si è espresso nelle scorse ore

Mild hybrid

C’è il partito dell’elettrico che vuole passare alle auto a batteria il prima possibile, grazie a legge che impongano la fine delle termiche. Ma c’è anche chi desidera un passaggio graduale all’elettrico. Come il ministro della Transizione Cingolani. Il quale vede come possibile ragionevole via di mezzo il mild hybrid in Italia.

Infatti, le mild hybrid sono auto elettrificate: hanno un motore termico più uno elettrico. Utilizzano sia un motore a combustione sia un propulsore a batteria per ridurre le emissioni e per migliorare il risparmio di carburante. Sfruttando l’energia generata dalla frenata e immagazzinata in una batteria. Questa energia viene poi usata per potenziare il motore a combustione durante l’avviamento e la partenza. Il motore elettrico è destinato ad assistere il motore a combustione e a ridurre la quantità di lavoro che deve fare.

Teoricamente, le mild hybrid avvassani il consumo di carburante e quindi le emissioni. Sono in genere più economiche delle full hybrid o delle plug-in hybrid. Chiaramente, c’è una considerazione di carattere economico, che il partito dell’elettrico al 100% e subito tende a dimenticare: le vetture a pila costano parecchio. Idem le plug-in hybrid. Nonostante gli incentivi statali, che per raggiungere il massimo di circa 10.000 euro necessitano di un usato over 10 anni da rottamare. Viceversa, con una via di mezzo, si dà l’opportunità a varie fasce della popolazione, con redditi differenti, di accedere poco alla volta alle nuove tecnologie.

Parco auto in Italia molto vecchio

All’evento Green Week, tenuto a Parma, il ministro ha detto di essere il primo a volere l’auto elettrica, ma in Italia ci sono circa 35 milioni di auto, di cui 13 milioni Euro 0, 1 e 2. Un insieme di macchine vecchie che da solo inquina più di tutte le altre vetture. “Allora – continua Cingolani – noi ecologisti radical chic, che poi manifestiamo, andiamo da queste 13 milioni di famiglie e diciamo ‘Ah, tu sei uno zoticone, devi prendere l’auto elettrica perché lo Stato ti incentiva’”. Ovvio che così non si possa procedere.

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