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Rattazzi lascia Stellantis e segna la fine di un’era per Fiat

Con l’addio di Rattazzi, nipote di Gianni Agnelli, al gruppo Stellantis in Argentina finisce un’epoca per Fiat

Stellantis
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Il pronipote di Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, Cristiano Santiago Argentino Rattazzi è stato il promotore del ritorno diretto della casa automobilistica italiana in Argentina. Anni dopo, è stato il motore della riapertura dello stabilimento di Ferreyra, chiuso durante la crisi del 2002. Per questo pochissimi, se non nessuno, pensavano che ad un certo punto avrebbe detto addio alla società. Tuttavia, questa è la realtà.

Questo mercoledì, Stellantis ha riferito che, a partire dal 1 luglio, Rattazzi lascerà la presidenza delle società di FCA in Argentina. Ha aggiunto che, così, si chiuderà un ciclo iniziato nel 1970, quando l’imprenditore si unì alla Fiat e che, prima del suo definitivo ritorno in Argentina, nel 1981, aveva fatto tappa in Brasile, Venezuela e Francia. Sarà sostituito da Martín Zuppi, che fino ad ora è stato direttore delle operazioni per Fiat, Jeep e RAM nel paese.

Rattazzi è nato a Buenos Aires il 25 settembre 1948. Era il terzo figlio, il primo maschio, dei sei figli che avrebbero avuto il conte Urbano Rattazzi, aristocratico piemontese, e Susanna Agnelli, nipote del fondatore della Fabbrica Automobili Torino italiana.  Prima di trasferirsi in Italia, all’età di 9 anni, Rattazzi ha trascorso la sua infanzia tra la casa di famiglia a Belgrano e il ranch Los Cardos a Balcarce, dove lui e le sue sorelle maggiori – Ilaria e Samaritana percorrevano a cavallo 2 chilometri dal paese alla scuola rurale dove avevano cominciato a studiare.

Rattazzi ha un alto profilo istituzionale. È socio fondatore dell’Associazione Imprenditoriale Argentina (AEA), membro della Società Rurale (ha una produzione casearia riconosciuta), presenza stabile nell’Unione Industriale (UIA) che ha presieduto, in tre mandati (2000/1 , 2002/3 e 2012/13), Adefa, camera delle imprese automobilistiche. Attualmente, era suo uno dei suoi vicepresidenti.

Del resto, è un Agnelli – suo zio Gianni è una delle persone che più lo ha influenzato.  Rattazzi aveva, invece, un ottimo rapporto con il compianto Sergio Marchionne, amministratore delegato del risorgimento della Fiat (compresa l’acquisizione di Chrysler). “Mi ha ricordato molto Gianni “, ricorda. Suo zio è, insieme a Enzo Ferrari e Juan Manuel Fangio, due delle persone con cui si è divertito di più a parlare. Ce n’era una quarta: sua madre, Suni. Cancelliere italiano negli anni ’90, morta nel maggio 2009.

Rattazzi, si legge nel comunicato sul suo ritiro, continuerà ad essere legato a Stellantis come membro della famiglia che, attraverso Exor, è il principale azionista individuale del gruppo formatosi dopo la fusione delle ex Fca e Psa.

Cristiano Rattazzi

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