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Cashback flop: fine il 1° luglio, anche per i rifornimenti di benzina

Auto protagonista anche della questione rimborso automatico

Cashback

Infuria la polemica sulla sospensione del Cashback, che sarebbe stata decisa nel corso della cabina di regia con al centro il tema dei licenziamenti. Il Governo Draghi vuole porre fine il 1° luglio 2021 al rimborso automatico a chi ha usato carte di credito e bancomat. Perché lo stop? Fra i vari motivi, anche i micro-rifornimenti di benzina deleteri: c’era chi faceva rabbocchi di verde o di diesel piccolissimi, pur di veder crescere la quota di Cashback. Mandando giustamente su tutte le furie i benzinai, costretti a pagare le commissioni. E alterando un meccanismo concepito malissimo.

Così, l’Esecutivo Draghi, con un colpo di spugna, smentisce il Governo Conte. Il quale aveva puntato fortissimo su Cashback e monopattini elettrici, e bonus di vario genere: ora si fa marcia indietro un po’ su tutta la linea. Da capire il futuro del Reddito di cittadinanza, e come l’Ue (che ci presta oltre 200 miliardi di euro) vede tutte queste forme di assistenzialismo.

Pd e M5S rivogliono il Cashback

Paradosso: esponenti Pd e M5S chiedono al Governo e al premier Draghi di tornare indietro sui suoi passi. Idem gli automobilisti furbetti che hanno fatto affari d’oro coi micro-rifornimenti. Invece Fi e FdI plaudono all’iniziativa arrivata dopo l’opposizione al Cashback dalla sua nascita: allo stesso modo i gestori delle pompe di benzina, esasperati dal meccanismo perverso introdotto evidentemente a chi ha poca dimestichezza con le regole dei giochi. Servono cavilli ferrei, a prova di bomba.

Il problema è che il Cashback consente ai cittadini maggiorenni residenti in Italia di ottenere un rimborso pari al 10% di quanto speso rispetto agli acquisti effettuati nei negozi fisici utilizzando carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento.

Addirittura, per il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, “la sospensione del Cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”. Questione di punti di vista fra chi è però nella stessa compagine di Governo: suona un po’ strano. Ancora più determinata su twitter la deputata M5S Lucia Azzolina: “Il cashback è un incentivo ai pagamenti elettronici, che sono tracciabili e che quindi limitano l’evasione fiscale. Ecco il senso di una misura giusta in cui io continuo a credere. La sua sospensione è un errore e un pessimo messaggio”.

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