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Ferrari 296 GTB: cinque caratteristiche chiave

Dopo più di 50 anni la casa automobilistica di Maranello ha svelato un modello di serie con propulsore V6

Ferrari 296 GTB cinque caratteristiche chiave
Ferrari 296 GTB

La settimana scorsa, Ferrari ha presentato la nuova Ferrari 296 GTB che nasconde sotto il cofano un nuovissimo motore V6 biturbo con tecnologia ibrida. Si tratta dell’ultima discendente delle prime Dino stradali nate negli anni ‘60 ed è molto importante perché dopo più di 50 anni la casa automobilistica di Maranello ha svelato un modello di serie con propulsore V6.

La nuova 296 GTB non rappresenta soltanto una grande evoluzione ma è uno dei primi esempi dei cambiamenti che stanno per arrivare nella line-up dello storico marchio modenese e nel modo in cui andrà a strutturare la sua offerta d’ora in poi. In questo articolo riporteremo le cinque principali caratteristiche che rendono la sportiva così interessante.

Ferrari 296 GTB cinque caratteristiche chiave
Ferrari 296 GTB interni

Ferrari 296 GTB: alcuni dettagli del design presi dal passato

Il design è una delle caratteristiche chiave di qualsiasi Ferrari e la nuova 296 GTB a motore centrale non fa eccezione. Il nuovo modello non è solo estremamente elegante, ma anche moderno in quanto rappresenta un’evoluzione del nuovo linguaggio di design del cavallino rampante. Tuttavia, guardandola nel dettaglio è possibile trovare diverse feature in comune con altre Ferrari del passato.

Sebbene, a prima vista, la Ferrari 296 GTB non assomigli a nulla che sia stato precedentemente commercializzato da Ferrari, se la osserviamo da vicino si può vedere che i designer del Centro Stile Ferrari hanno utilizzato alcuni elementi classici. Un esempio è parte del profilo laterale della 250 LM, il muso affusolato e l’intera calandra della 308 GTB e persino alcuni elementi già in disuso come i contrafforti posteriori, scomparsi dalla gamma delle supercar a motore centrale con l’arrivo della 360 Modena.

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I tecnici di Maranello hanno creato una piattaforma totalmente nuova

A livello tecnico, la nuova sportiva di Maranello non è una semplice evoluzione dei modelli precedenti in quanto ha portato al debutto un nuovo gruppo propulsore ibrido. Questo ha significato creare una piattaforma praticamente nuova per questa vettura che ha richiesto utilizzo di nuove tecnologie.

Anche se, come i modelli precedenti, è stata realizzata quasi interamente in alluminio, pesa 1470 kg. Parliamo di soli 75 kg in più rispetto alla McLaren Artura, una delle sue principali rivali che monta anch’essa un V6 ibrido ma su telaio e carrozzeria interamente in fibra di carbonio.

La nuova 296 GTB è dotata del Side Slip Control, un nuovo sistema di sospensioni attive con ammortizzatori magnetici (che propongono una configurazione speciale con l’aggiunta del pacchetto Assetto Fiorano) e un impianto frenante senza collegamento fisico al pedale.

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Ferrari 296 GTB con Assetto Fiorano

Un nuovo gruppo propulsore ibrido plug-in costituito da un V6 biturbo

La parte meccanica della nuova Ferrari 296 GTB è sicuramente la più grande novità. Infatti, il cavallino rampante ha fatto a meno di un motore a otto cilindri dalla presentazione al Salone di Parigi nel 1975 della 308 GTB. Il nuovo propulsore V6 biturbo da 2.9 litri a 120° pesa 30 kg in meno rispetto al V8 che sostituisce e ha la più alta potenza specifica sul mercato (221 CV per litro).

Pur avendo 2992cc, Ferrari descrive la cilindrata del propulsore da 2.9 litri (che si riflette nelle prime due cifre del suo nome). Il nuovo sei cilindri è in grado di erogare una potenza di 663 CV ed è abbinato a un propulsore elettrico disposto vicino all’albero motore che aggiunge 167 CV, per una potenza complessiva combinata pari a 830 CV e 740 nm di coppia massima. Inoltre, c’è una batteria agli ioni di litio che permette di sfruttare la modalità full electric fino a 25 km di autonomia.

Ferrari 296 GTB cinque caratteristiche chiave

Prestazioni di alto livello

Gli 830 CV e la risposta quasi immediata data dal motore elettrico permettono al nuovo bolide di superare tutti i modelli precedenti in termini di prestazioni e comportamento dinamico, comprese le Ferrari 488 Pista ed F8 Tributo con 720 CV di potenza e un peso inferiore a 1400 kg.

Secondo quanto affermato dalla casa automobilistica modenese, la nuova supercar è in grado di completare un giro sul circuito di Fiorano in 1 minuto e 21 secondi, quindi 0,5 e 1,5 secondi (rispettivamente) più veloce dei modelli presenti, ma quasi 2 secondi in più rispetto a LaFerrari da 963 CV.

La velocità massima, invece, è di 330 km/h mentre lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 2,9 secondi. L’accelerazione da 0 a 200 km/h, invece, avviene in soli 7,3 secondi mentre per frenare da 200 km/h a 0 km/h sono necessari 107 metri.

Ferrari 296 GTB cinque caratteristiche chiave

Quali sono le avversarie?

Come successore della F8 Tributo/Spider, la nuova Ferrari 296 GTB si scontra sul mercato innanzitutto con la nuova Artura di McLaren, caratterizzata da un gruppo propulsore ibrido plug-in molto simile, anch’esso basato su un V6 ma da “soli” 690 CV. Presto arriveranno altre supercar della categoria come la Chevrolet Corvette a motore centrale in versione ibrida con potenza superiore a 750 CV oppure l’Aston Martin Valhalla con V6 sovralimentato montato centralmente.

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