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F1: ecco le cause delle forature delle gomme a Baku

Pirelli e la FIA hanno già concordato una nuova procedura per il controllo delle condizioni di utilizzo delle gomme

Pirelli P Zero certificazione FSC

Lo scoppio degli pneumatici Pirelli ha portato alla conclusione della gara a Max Verstappen e Lance Stroll in occasione del Gran Premio dell’Azerbaigian a Baku. Inizialmente, questo problema è stato attribuito a un difetto di produzione, usura o delaminazione.

L’inchiesta, invece, ha rivelato che gli scoppi sono avvenuti a causa di una rottura circonferenziale sul fianco interno delle gomme. Questa non è stata causata dai detriti come indicato originariamente dal produttore di pneumatici.

Pirelli pneumatici
Pirelli,

F1: concluse le analisi che hanno determinato lo scoppio degli pneumatici a Baku

All’interno di una nota ufficiale, Pirelli ha detto: “Pirelli, congiuntamente con la FIA, ha concluso le analisi sui pneumatici posteriori sinistri coinvolti negli incidenti occorsi a Lance Stroll e Max Verstappen nel corso del Gran Premio dell’Azerbaijan. Le analisi sono state estese anche a pneumatici, utilizzati da altre vetture, che hanno percorso un numero di giri simile o superiore rispetto a quelli danneggiati. Le verifiche non hanno evidenziato, su nessun pneumatico, alcun difetto di produzione o qualità, né segni di affaticamento o delaminazione. Sono state identificate le cause dei cedimenti che hanno riguardato i pneumatici posteriori sinistri di Red Bull e Aston Martin. In entrambi i casi, i pneumatici mostrano una rottura circonferenziale sul fianco interno, fenomeno che può essere riconducibile alle condizioni di utilizzo degli stessi, nonostante siano stati rispettati i parametri di partenza prescritti (pressioni minime e temperatura massima delle termocoperte). A valle del risultato delle analisi, Pirelli ha presentato la propria relazione tecnica a FIA e ai Team. FIA e Pirelli hanno quindi concordato una nuova procedura, che comprende una direttiva tecnica già distribuita, per il controllo delle condizioni di utilizzo dei pneumatici durante il weekend di gara e si riservano di implementare ogni altra azione che si ritenesse opportuna“.

Nel paddock girava una teoria secondo cui Red Bull e Aston Martin avrebbero “giocato” con la pressione delle gomme. Quando lo pneumatico viene montato la prima volta su un’auto, bisogna rispettare un requisito di pressione minima. Una volta che la monoposto è uscita in pista, questo requisito minimo non c’è più.

A seguito di questa analisi, Pirelli ha presentato la sua relazione alla FIA e ai Team. La FIA e Pirelli hanno concordato una nuova serie di protocolli, tra cui una direttiva tecnica aggiornata già distribuita, per monitorare le condizioni operative durante un weekend di gara e valuteranno ogni altra azione opportuna“, ha riportato Pirelli.

Ecco le dichiarazioni della Red Bull

Poco dopo, la Red Bull ha rilasciato una dichiarazione sostenendo che non è accaduto nulla del genere e conferma quanto riportato dall’azienda italiana.

Abbiamo lavorato a stretto contatto con Pirelli e la FIA durante la loro indagine sul guasto allo pneumatico di Max Verstappen al 47esimo giro del Gran Premio dell’Azerbaigian e possiamo confermare che non è stato trovato alcun difetto della vettura. Abbiamo aderito ai parametri dei pneumatici Pirelli in ogni momento e continueremo a seguire le loro indicazioni. Siamo grati che a seguito degli impatti ad alta velocità del fine settimana nessun pilota sia rimasto ferito“, ha riportato la scuderia austriaca.

Visto che le monoposto sono diventate molto veloci, forse l’attuale generazione di pneumatici non è in grado di gestirle al meglio. Inoltre, anche il fatto che Pirelli sia l’unico produttore non aiuta le cose in quanto la competitività delle scuderie causa più segretezza che porta a rallentare lo sviluppo su tali questioni. Quando Bridgestone e Michelin erano i partner della Formula 1, non sono mai emersi tali problemi. Nel caso di Bridgestone, la partnership con la Scuderia Ferrari era così stretta che lo pneumatico era quasi fatto su misura per le vetture guidate da Michael Schumacher.

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