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A Imola si lavora per un contratto di 5 anni con Liberty Media

Sembra sempre più corposa l’avanzata di Imola per un ritorno in pianta stabile in Formula 1: pare si sta trattando per un contratto di 5 anni

GP Imola

C’è grande interesse attorno ad un ritorno in pianta stabile nel Circus di un appuntamento da svolgersi ad Imola. Pare che il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, abbia già incontrato Stefano Domenicali, a capo di Liberty Media e della Formula 1, per provare a formalizzare un ritorno reale in Formula 1: la volontà è realizzare un contratto che riporti le monoposto della massima serie sul tracciato del Santerno nei prossimi 5 anni.

Per Sticchi Damiani, “a Imola hanno lavorato molto bene in questo periodo di emergenza e col presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, abbiamo discusso e valutato le ipotesi. Ho trovato entusiasmo, voglia di fare e investire, per cui mi sto facendo promotore di un accordo che sarebbe fantastico per l’Italia: l’anno scorso abbiamo ospitato 3 GP, abbiamo Monza e avere Imola in pianta stabile sarebbe davvero molto bello”.

Qualche problema in più a Monza

Tuttavia a Imola la condizione collaborativa appare differente rispetto a quanto emerge da Monza. Sembra infatti che per l’iconico tracciato brianzolo manchino ancora gli investimenti che erano stati ampiamente previsti, soprattutto in virtù dell’appuntamento del centenario previsto il prossimo anno. Se a Imola la polita locale sembra essere propensa a ragionare al meglio sull’appuntamento iridato, a Monza pare che le cose vadano a rilento rispetto ai tempi previsti.

Sulla questione è intervenuto ancora Angelo Sticchi Damiani che ha aggiunto: “mi auguro che chi di dovere voglia investire per salvare un patrimonio importante come Monza. Il 2022 è dietro l’angolo e il tempo manca per fare le cose per bene come merita un tracciato storico come quello brianzolo”.

Insomma, a Imola si lavora sul serio per un concreto ritorno in pianta stabile nel giro che conta mentre a Monza si è oggi un po’ indietro. Come scrive Paolo Ciccarone su AutoMoto, “se l’Emilia Romagna ha deciso di darci dentro, in Lombardia si vantano solo di averlo fatto diventare un centro vaccinale. Ma lo scopo dell’autodromo è fare gare, competizioni, ricerca e sviluppo, non certo vivere sui ricordi del passato e su macerie (vedi tribune all’Ascari) non ancora del tutto rimosse e coi lavori fermi da tempo. I problemi monzesi sono anche altri. Ad esempio, fare un bando per cercare uno sponsor di manifestazione o un allocatario di un fabbricato è un non senso perché dietro un contratto ci vuole un progetto di marketing che lo valorizzi e lo motivi”.

Di certo un possibile ritorno di Imola nel calendario iridato non andrà ad intaccare la posizione di Monza che rimarrà comunque sempre in calendario. D’altronde fino a qualche anno fa la Formula 1 non aveva problemi a disputare un Gran Premio sia a Imola che a Monza.

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