in

Auto usate con Km alleggeriti: operazione della GDF nelle Marche

truffe Km

Una delle truffe più frequenti nel settore della auto usate è quella che è stata riscontrata da una operazione della Guardia di Finanza nelle Marche. Sono stati denunciati infatti i rappresentanti legali di una società che aveva una concessionaria di vendita di veicoli usati multi marca.

La truffa è quella classica, cioè con la vendita di veicoli usati a cui venivano alleggeriti i Km percorsi. E sembra, come si legge sulle pagine del Messaggero, che sono moltissimi i clienti di questa concessionaria che ignari di tutto, hanno acquistato veicoli che riportavano Km inferiori a quelli effettivamente percorsi.

E naturalmente le auto, vendute come più “giovani” in chilometraggio rispetto alla realtà, venivano vendute a prezzi più alti. Una frode, perché di questo si tratta, questo il reato a cui adesso i due uomini, rispettivamente di 33 e 40 anni di età, devono rispondere. Tra l’altro dalle indagini sembra che uno dei due non era nuovo a reati di questo genere, e addirittura, entrambi in un caso sono passati alle maniere forti usando minacce nei confronti di chi tra i clienti si era accorto della truffa.

L’operazione della Guardia di Finanza, ecco il modus operandi dei due truffatori

Tra i 50.000 ed i 150.000 Km, questa l’entità media dell’alleggerimento dei Km che i due titolari della concessionaria di auto usate adottavano per rendere più di valore le auto che rivendevano alla loro clientela.

Centinaia di migliaia di Km in meno che determinavano maggiori utili per i due titolari della concessionaria di auto sita nell’entroterra di San Benedetto del Tronto. Dalle indagini si evince che sarebbero diverse decine i clienti finiti nella rete di quella che comunque è tra le truffe più frequenti quando si acquista un veicolo di seconda mano.

È evidente che trovarsi di fronte un veicolo con pochi Km percorsi dal precedente proprietario, rende il veicolo che si desidera acquistare, con più appeal e naturalmente con più soldi da spendere. Soprattutto alla luce del fatto che inevitabilmente anche i venditori sul veicolo in questione ne decantano l’affidabilità dal momento che il precedente proprietario era uno che circolava poco e che usava l’auto solo per hobby, classica scusa questa per giustificare i pochi Km rispetto agli anni di vita del veicolo.

Anche le minacce tra le accuse mosse ai due amministratori della concessionaria

Per i due amministratori, come detto è scattata l’indagine per l’ipotesi truffa e la frode in commercio nella commercializzazione di auto con contachilometri manomessi per dimostrare la limitata percorrenza del precedente proprietario.

Ma cominciano ad arrivare pure alcune testimonianze dei poveri malcapitati che si sono imbattuti in auto con Km alleggeriti. Sempre sul Messaggero infatti si legge che uno dei malcapitati ha scoperto tramite controllo alla MTCT (la Motorizzazione Civile) che l’auto comperata con 100.000 Km scritti sul contachilometri, ne aveva più di 200.000. Ed è a seguito di una denuncia che è scattata l’operazione delle Fiamme Gialle che approfondendo i controlli ha scoperto più di un veicolo venduto con Km taroccati.

Ma c’è dell’altro, perché sempre dalle indagini sono emerse altre sfaccettature dell’operato dei due che un mese fa erano arrivati a minacciare un loro cliente, reo di essersi accorto del tutto e di aver sporto querela.

Sembra che siano arrivati a minacciare un loro cliente anche con un coltello al fine di far ritirare le denuncia per frode e truffa che lo stesso, un collaboratore di uno Studio Commerciale di Porto d’Ascoli, aveva sporto alle Forze dell’ordine.

Lascia un commento