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Fenomenologia dell’Alfa Romeo Tonale: ecco perché la presa di posizione di Imparato è un segnale positivo

Jean-Philippe Imparato ha preteso un incremento di prestazioni per la Tonale: ecco perché ciò rappresenta un segnale positivo per l’Alfa

Alfa Romeo Tonale

Discutere dell’Alfa Romeo Tonale non è mai semplice. È come parlare di qualcosa di misterioso, invisibile agli occhi, considerato che il futuro SUV del Biscione oggi come oggi è stato visto dai più solamente in forma di concept durante l’ormai quasi preistorico Salone dell’Auto di Ginevra anno 2019. Le immagini sfuggite in rete nell’ottobre dello stesso anno, che prevedevano una pseudo Tonale in fase di clinic test con altri competitor di pari Segmento, venivano velocemente definite come non ufficiali e quindi non rappresentative delle forme che il concept avrebbe poi definito una volta su strada.

Se solamente qualche giorno fa le indiscrezioni puntavano sull’effettivo avvio della primissima fase di pre produzione del modello utile a gestire i successivi primi test su strada, perlomeno nei dintorni di Pomigliano d’Arco, oggi ulteriori indiscrezioni fissano più in là il dilatatissimo limite temporale di una vettura attesa ormai da due anni abbondanti.

L’Alfa Romeo Tonale rappresenta infatti uno degli ultimissimi prodotti della precedente gestione del Biscione (assieme al piccolo B-SUV che sarà realizzato in Polonia), un prodotto fortemente evocativo per le velleità stesse che si porta appresso: formalizzare le prime fasi del rilancio di un’Alfa Romeo che naviga a vista con l’ultimo modello a listino presentato nel lontano 2016. A fornire le indiscrezioni di oggi è l’autorevole Automotive News che cita addirittura una fonte interna alla stessa Alfa Romeo secondo la quale la futura Tonale avrebbe acquisito un ulteriore ritardo, nell’articolato programma di sviluppo, quantificabile in circa tre mesi.

C’è lo zampino di Imparato

Alla base dell’allungamento dei tempi pare ci sia lo zampino del nuovo CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato. La motivazione però, se da un lato dilata ulteriormente lo spazio temporale e l’attesa già abbondante dall’altro lato fornisce indicazioni ad ampio respiro sull’idea che Jean-Philippe ha di Alfa Romeo. La richiesta di Imparato pare infatti sia legata alle prestazioni che la Tonale dovrebbe essere in grado di mettere in pratica: in poche parole, il nuovo CEO ha richiesto un incremento di prestazioni per riuscire a fornire alla Tonale il piglio giusto per ragionare al meglio con la concorrenza che nel Segmento di destinazione risulta assai agguerrita. La sfida pare si sia concentrata su un incremento di prestazioni relativo alle motorizzazioni ibride che dovrebbero quindi garantire performance più concrete al termine della necessaria fase di sviluppo. Imparato non era infatti apparso abbastanza soddisfatto delle potenze erogate da queste unità.

Come bisogna leggere questa presa di posizione di Jean-Philippe Imparato? Tralasciando le tempistiche che si dilateranno un’altra volta, la lettura della volontà di Imparato è assolutamente positiva. Il perché va ricercato in quella necessità di applicare la corretta ricerca della prestazione alla Tonale, quindi all’Alfa Romeo tutta. Jean-Philippe punta alle emozioni, alle performance che un’Alfa Romeo vera deve essere in grado di mettere a punto. La lettura risiede quindi proprio qui e risiede negli indizi che Imparato ha fornito a più riprese dal primo momento dell’insediamento al timone del Biscione.

Alfa Romeo Tonale

Di recente a TG2 Motori, Imparato ha ammesso: “l’Alfa Romeo è una storia di famiglia: sono nato in una Giulia, mio papà aveva un’Alfetta, quindi ho avuto una GTV 2 litri, una GTV6. Sono un francese nato in un’Alfa, per me l’Alfa Romeo rappresenta la vita. Voglio portare in Alfa Romeo la forza di Stellantis per supportare e far crescere il marchio con un grande apporto tecnologico”. Va ricordato che la prima cosa che Imparato ha messo in pratica da CEO di Alfa Romeo è stata quella di recarsi ad Arese presso il Museo Storico dell’Alfa Romeo: un luogo del Cuore dove vive l’anima vera di Alfa Romeo. A discapito di chi aveva detto che Jean-Philippe è uno lontano dalla sportività e dalle corse, si è messo alla guida della Giulia GTAm a Balocco puntando dritto alla massima espressione attuale della tecnologia del Biscione.

Le volontà di Imparato sulla nuova Tonale vanno lette quindi seguendo la direzione corretta che è quella intrapresa da chi sembra volere il meglio possibile da un’Alfa Romeo oggi relegata a due soli modelli (eccezionali, per carità) a listino.

Con le indiscrezioni che si rincorrono, sembra comunque sempre comunque più vicino il definitivo arrivo della Tonale che dovrebbe comunque riuscire a garantire i primi esemplari pre serie un po’ prima dell’estate con la presentazione che non dovrebbe slittare dal sempre più probabile mese di settembre. D’altronde era già noto da tempo che il lancio effettivo non includeva l’Alfa Romeo Tonale per il 2021.

Jean-Philippe Imparato, che è pur sempre l’uomo più fidato del management gestito da Carlos Tavares, sa quello che dice e sa come agire: il rilancio di Peugeot è anche opera sua e il target di vendita per la Tonale (pare fissato a 100mila unità da indirizzare al mercato europeo) ha bisogno delle carte in regola per ambire al numerico stabilito. Ecco spiegata la presa di posizione. Peccato per il ritardo che si è accumulato, ma le premesse ora appaiono differenti. D’altronde se è vero che l’attesa del piacere è essa stessa un piacere conviene mettersi l’anima in pace e attendere ancora un po’.

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