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A Roma l’82% degli spostamenti avviene in auto

Una salvezza nella capitale, specie in era Covid dopo le indagini scientifiche sulle infezioni a bordo di alcuni mezzi pubblici

A Roma l’82% degli spostamenti avviene in auto

Non sorprendono ma spaventano comunque le risultanze scientifiche di un’indagine: a bordo di alcuni mezzi pubblici a Roma, il rischio di infezione di coronavirus è elevatissimo. Il problema non è della capitale, ma di tutta l’Italia. Ben prima della pandemia, gli esperti e i virologi definirono determinati veicoli pubblici come “bombe di virus e batteri”. Anche per questo, la vettura è una salvezza anti Covid ovunque. E a Roma l’82% degli spostamenti avviene in auto: nella Città Eterna, d’altronde, questo problema della inefficienza dei mezzi è secolare. Lo dice un’indagine presentata dall’Automobile Club Roma e realizzata in collaborazione con la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI.

La rilevazione raccoglie le risposte di un campione formato da 1.200 soci dell’Automobile Club, riferiti a tre orizzonti temporali diversi: gennaio 2020 (prima della pandemia), maggio 2021 (possibile periodo post-emergenziale) e, infine, in uno scenario ideale futuro. Non è per il passato o per oggi. Ma per un orizzonte lungo.

A Roma l’82% degli spostamenti avviene in auto, ma c’è margine per cambiare

Comunque, c’è massima apertura verso i mezzi pubblici.  Bus e tram erano i mezzi preferiti dal 29% dei romani prima della pandemia: il loro consenso è sceso al 26,5% nella primavera 2021, anche a causa dei rischi di assembramento sui mezzi, ma in un futuro ideale potrebbero diventare la prima scelta di mobilità per il 35,6% dei romani, soprattutto se riusciranno a soddisfare la domanda in termini qualitativi e quantitativi.

Ma come siamo messi in fatto di desiderio di acquisto di un’auto? Su 100 che la vogliono comprare, 75 sceglieranno un veicolo nuovo. Le vetture ibride sono le più ambite con il 44% dei consensi, mentre le alimentazioni a benzina, diesel e gpl si attestano ciascuna sul 15% delle preferenze. Le totalmente elettriche convincono oggi solo il 6,4% dei cittadini, soprattutto a causa dei costi elevati e della disponibilità limitata di colonnine di ricarica. E il metano? Solo 3,5% delle propensioni di acquisto. Segno della fine prossima di questo gas.

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