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Formula 1: non c’è ancora un accordo ufficiale per la Sprint Qualifying

il Circus non ha ancora trovato una via di definizione univoca sul nuovo format: continuano ad alimentarsi alcuni dubbi

Antonio Giovinazzi

C’è sicuramente interesse attorno al nuovo format delle Sprint Qualifying proposto dal Circus per questa stagione di Formula 1, sebbene ancora oggi una risposta definitiva non è ancora arrivata e al netto di favorevoli e contrari non è ancora ben chiaro quello che sarà il destino di un format che rischia di trovare ancora qualche resistenza.

Dopo l’annuncio dell’effettivo raggiungimento di un accordo fra i team e Liberty Media, che avrebbe dovuto far conoscere maggiori dettagli sulla nuova formula già a partire dal primo appuntamento iridato del Bahrain, ora sembra non ci sia ancora una soluzione valida per mettere in pratica questo nuovo format. Si era infatti parlato subito di una delle più grandi novità della stagione odierna, ma l’approvazione definitiva tarda ancora ad arrivare.

Discussioni ancora in corso

La volontà di incrementare lo spettacolo in Formula 1 passa quindi secondo Liberty Media proprio dalle nuove Sprint Qualifying da 100 chilometri che dovrebbero assegnare comunque 3 punti al primo, 2 al secondo e 1 al terzo a partire dalla sperimentazione da praticare durante l’appuntamento di Silverstone.

Tuttavia, a fornire qualche dubbio sull’effettivo accordo raggiunto è Stefano Domenicali che all’emittente olandese Ziggo Sport ha parlato dello stato di avanzamento dei lavori e dei perché dell’oggettivo ritardo su una decisione che ancora tarda ad arrivare. “Ne stiamo parlando e speriamo di finalizzare un accordo nei prossimi giorni. Stiamo discutendo di questo con i team, ma dobbiamo cercare una soluzione che sia perfetta sotto tutti i punti di vista”, ha ammesso il nuovo CEO della Formula 1. Pare che le maggiori resistenze derivino dall’assegnazione dei punti ai primi tre visto che forse i team vorrebbero ampliare la platea dei beneficiari a causa dell’ovvio aggravio dei costi da praticare per mettere in pratica le Spring Qualifying.

C’è poi la questione relativa al calendario 2021 che oggi appare il più ampio della storia del Circus con ben 23 eventi. Sembra sempre più oggettiva la possibilità di praticare modifiche nelle prossime settimane a causa dell’andamento della Pandemia a livello globale.

“La situazione è in continuo sviluppo. È impossibile prevedere cosa accadrà domani, perché nessuno ha una sfera di cristallo. Quello che posso condividere è che il nostro obiettivo rimane di 23 gare, così come tutti gli organizzatori vogliono mantenere la loro gara nella data stabilita. Tuttavia, la situazione può variare da luogo a luogo a seconda del programma di vaccinazione, ma si spera che con il tempo le cose miglioreranno. In ogni caso, dovremo rispettare le linee guida di ciascun Paese”, ha concluso Domenicali. Il nuovo format al momento pare dovrà essere testato durante tre diversi eventi ovvero a Silverstone, Monza e Interlagos.

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