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Mobilità più sostenibile per il 60% degli italiani 

Nel 2020, automobilisti e altri utenti hanno cambiato le proprie abitudini durante gli spostamenti

Mobilità più sostenibile

Lockdown, smart working, didattica a distanza: sono solo alcune delle conseguenze del Covid. Ma ce n’è un’altra: mobilità più sostenibile per il 60% degli italiani. Nel 2020, automobilisti e altri utenti hanno cambiato le proprie abitudini durante gli spostamenti. Lo dice la seconda edizione dell’indagine sui comportamenti ecosostenibili degli italiani. Condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat. L’indagine è stata svolta il 15 ed il 16 febbraio 2021 attraverso la somministrazione di 1005 interviste. A un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale.

Tradotto, 26,6 milioni di soggetti over 18 anni dichiarano di aver modificato, se non del tutto almeno in parte, le proprie abitudini in termini di mobilità. Il 15,7% dei rispondenti, pari a 6,9 milioni di individui, ha scelto di sostituire il proprio veicolo a motore, sia esso a due o quattro ruote, con uno meno inquinante.

Mobilità più sostenibile con un’auto nuova, anche grazie alla campagna di rottamazione, con incentivi statali: per consumare meno, per inquinare meno, e per avere un veicolo più sicuro. Così da abbassare le probabilità di causare un incidente o di essere coinvolti in un sinistri. Con benefici anche per i prezzi delle assicurazioni obbligatorie Rc auto.

Mentre il 6,3% dei rispondenti ha ridotto l’uso del proprio mezzo affidandosi a servizi di sharing. L’auto in condivisione è una bella idea per la città: si preleva il mezzo, lo si utilizza, pagando solo i minuti. Un pay per use prezioso.

Ovviamente, c’è chi ha ridotto l’uso dell’auto: con lo smart working, è inevitabile. Talvolta si assaggiano i monopattini elettrici.

Analizzando i dati a livello territoriale emerge che i meno avvezzi al cambiamento sono risultati essere i residenti nelle regioni del Centro Italia: per uno su tre, non è cambiato nulla.

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