Fra i nemici più terribili per chi guida c’è Eolo: ecco allora alcune dritte in caso di raffiche di vento. Cosa fare contro un problema frequente in queste settimane. A indicare la via è l’Asaps (Amici Polstrada).
- Il guidatore può ritrovarsi in varie tipologie di difficoltà, non ultima il ribaltamento, in particolare quando esso spira in direzione trasversale alla direzione di avanzamento.
- In caso di azione frontale del vento, la conseguenza è limitata a un sommarsi alla semplice azione di resistenza al moto. Contrastabile attraverso l’incremento della spinta applicata dal propulsore (a discapito dei consumi).
- Quando invece l’azione del vento si manifesta in direzione trasversale a quella della direzione dell’auto, ci sono sollecitazioni cui è difficile far fronte. Tipica è la difficoltà di mantenere la traiettoria all’uscita di gallerie o nella percorrenza di viadotti. Causa di incidenti in cui l’effetto del vento laterale sul veicolo in corsa ne ha causato il ribaltamento, l’urto con manufatti o con altri veicoli.
- Ci sono zone particolarmente vessate come il Friuli, il basso Lazio e l’alta Campania o la Liguria e la Toscana: le maniche a vento sono molto diffuse e concedono un ottimo punto di riferimento: se sono orizzontali (belle gonfie e tese), ovviamente è necessario ridurre la velocità e tenere saldamente il volante con ambedue le mani.
- La deviazione dalla traiettoria originale sono in funzione della velocità del vento e di quella di marcia del veicolo che, quando viene esposto ad una forza aerodinamica oppone a questa resistenza, portanza e devianza.
Guardate il cartello in alto.
- Segnala un tratto di strada soggetto a possibili forti raffiche di vento, come sui viadotti, uscite di gallerie, fine trincee e situazioni simili.
- Preavvisa un tratto di strada soggetto a forti raffiche di vento laterale.
- Raccomanda di procedere con prudenza tenendo ben saldo il volante.