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Brembo Remote Garage in F1: assistenza a distanza per i team

Per fronteggiare il Covid, non solo assistenza in pista

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Come combattere la pandemia? Anche con tutti gli strumenti tecnologici possibili. Ecco allora Brembo Remote Garage in F1: assistenza a distanza per i team. La società italiana (leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti) riconferma il proprio impegno nel campionato del mondo di Formula 1. Il via dal GP del Bahrain, con la gara in programma il weekend del 27-28 marzo.

In linea con i protocolli attuali della Formula 1 e con le misure di contenimento della pandemia, l’azienda continuerà anche nel 2021 a fornire assistenza ai team limitando la presenza in pista: con il Brembo Remote Garage in F1. Inaugurato nel 2020 nella sede di Curno, è una soluzione altamente tecnologica resasi necessaria dopo che la Formula 1 ha deciso di ridurre al massimo gli accessi in pista. E vietare i contatti tra persone appartenenti a team differenti. Da qui l’impossibilità per gli ingegneri Brembo di assistere i team in pista.

A Curno, il Remote Garage funziona a pieno regime ogni weekend di gara. Gli elementi:

  • almeno due ingegneri in sala,
  • computer ad alta capacità,
  • linee dedicate per la ricezione dei dati,
  • maxischermi per seguire le dirette,
  • applicazioni con cui sentire i messaggi radio tra box e piloti.

Ovviamente, appena l’emergenza Covid lo consentirà, l’obiettivo è di tornare costantemente in pista e a pieno regime, in affiancamento al Remote Garage, per un’assistenza completa e differenziata.

Ma diamo già un’occhiata al 2022. Quando il regolamento della Formula 1 subirà uno stravolgimento epocale. Uno dei cambiamenti più visibili e che attireranno l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati, sarà il passaggio a ruote e quindi a pneumatici da 18”. Addio ai 13 pollici.

Ci sarà uno spazio maggiore per l’alloggiamento dei freni all’interno del cerchio. Il diametro esterno dei dischi in carbonio passerà dagli attuali 278 mm ad un massimo di 330 mm, con uno spessore massimo invariato che rimane a 32 mm. Ai team sarà inoltre imposto il limite di utilizzo di un singolo set dischi e pastiglie per ogni GP. Così, per il gioiello dell’imprenditoria italiana (Brembo), ecco un’ulteriore sfida nello sviluppo dei propri materiali d’attrito. Con un aumento del raggio efficace quindi Brembo dovrà rivedere, oltre all’architettura dei dischi stessi, anche le geometrie di pinze, pastiglie e pompe.

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