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Danno biologico Rc auto: tabelle milanesi come riferimento

Non si placano le discussioni sui risarcimenti delle lesioni gravi

Danno biologico Rc auto

C’è un intervento normativo in dirittura d’arrivo e destinato a intervenire positivamente sul settore Rca: lo dice l’Ivass, Istituto di vigilanza sul settore assicurativo. Perché? Perché va nella direzione di uniformare e stabilizzare la quantificazione del danno alla persona, sostiene l’autorità. Parliamo di danno biologico Rc auto: lesioni gravi. Fra 10 e 100 punti di invalidità permanente.

Sta tutto scritto in uno schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico. Qui ci sono le tabelle delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese dal 10 al 100%. In questa tabella unica a livello nazionale, ogni punto ha un valore.

Più punti, più soldi nel risarcimento. Ma più alto il valore del punto, più denaro all’automobilista danneggiato: la vittima, con lesioni serie. E più quattrini che escono dalle casse delle compagnie per il danno biologico Rc auto.

Per l’Ivass, il provvedimento, atteso da oltre quindici anni, regola le somme dovute alle vittime a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale (biologico e morale) integrale che abbia origine da lesioni subite in un incidente stradale.

L’emanazione di una tabella unica nazionale per entrambi i settori non può che migliorare la situazione complessiva, dice.

Secondo le stime effettuate sui sinistri pagati nel corso delle precedenti annualità essa dovrebbe garantire risarcimenti per danno biologico complessivamente in linea con quelli sopportati in passato, sostiene l’Ivass. Con un effetto redistributivo complessivo, operante sui punti di invalidità, a vantaggio dei sinistri di maggior gravità e per persone di più giovane età.

Unarca in difesa degli automobilisti per i risarcimenti

Vale però la pena sentire l’Unarca (Unione nazionale avvocati responsabilità civile e assicurativa). Chiede al Governo di adottare tabelle monetarie alle tabelle milanesi. Ma cosa sono? Quelle che segue il Tribunale di Milano. E che la Cassazione ha ritenuto un riferimento preciso per tutti. Dove i risarcimenti sono più alti, secondo l’Unarca, rispetto a quelli dello schema di decreto.

Si annuncia una partita molto lunga e combattuta sulla questione del danno biologico. Ancora più che in passato. Unarca polemica contro chi vuole che quello schema di decreto diventi realtà: vede un gravissimo pregiudizio dei diritti degli automobilisti. Con sforbiciata pesante ai risarcimenti per danni gravi.

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