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Batterie delle elettriche: Unione europea autonoma per il 2025

Entro quella data, il Vecchio Continente sarà in grado di soddisfare la domanda interna di batterie per veicoli elettrici

Batterie delle elettriche

Se il Vecchio Continente, in futuro, dovesse dipendere dalla Cina per le batterie delle auto elettriche, si creerebbero seri problemi. Non si può attendere che altri siano il motore di uno dei pilastri dell’economia: l’automotive. Ecco perché arrivano le parole del vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic: Unione europea autonoma sulle batterie delle elettriche per il 2025.

Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa sul progetto l’European Battery Alliance. Per quella data l’industria europea sarà seconda solo a quella della Cina, ha aggiunto. Non solo:  “Chiederò agli Stati membri Ue di includere nei loro piani nazionali per la ripresa e la resilienza investimenti nelle materie prime e avanzate per le batterie e per programmi di formazione in questo settore”.

Infatti, sono i numeri a dover spingere i Paesi Ue. Sefcovic ha spiegato che nel 2020 le vendite in Europa di veicoli elettrici hanno superato il milione di unità (10,5% del totale). Previsione per il 2025: 8 milioni a seguito della revisione dei limiti alle emissioni di CO2. Con una possibile conseguenza: diverse Case non produrranno più vetture endotermiche.

Sulla stessa linea alcuni dei politici che più pesano in Ue: il ministro dell’Economia ed Energia tedesco, Peter Altmaier; e il ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire. Ecco perché l’impianto pilota recentemente avviato a Nersac in Francia e l’ampliamento dei siti di produzione a Ellwangen e Noerdlingen in Germania parte di Varta sono passi importanti verso la macchina elettrica.

Per il trio (Sefcovic, Altmaier e Le Maire), l’Ue è in grado di costruire una maggiore sovranità economica e indipendenza in un settore di importanza strategica” come le batterie per auto elettriche. La sfida alla Cina è lanciata.

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