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Immatricolazioni noleggio auto in rosso a febbraio

Un altro mese in negativo per il comparto delle vetture in affitto

auto noleggio

Fra i settori più colpiti dal Covid, c’è il noleggio auto. Un peccato mortale, visto che trattasi di un comparto trainante per le vendite, l’economia, il Prodotto interno lordo. Ha retto da solo l’urto della crisi, compensando le perdite dei privati per mesi. Adesso, stando ai numeri di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, immatricolazioni noleggio auto in rosso a febbraio: il lungo termine (affitto per anni) a -16,43%, dopo il -14,21% di gennaio. Sono state immatricolate 22.980 vetture.

Drammatica la situazione per il noleggio a breve termine: affitto per pochi giorni. Da uomini d’affari o da clienti che viaggiano per turismo. Meno 71,91%: numeri che non cambiano la sostanza di un comparto tra i più colpiti nell’intera filiera economica del Paese.

E il futuro delle immatricolazioni noleggio auto? La previsione 2021 di Dataforce per il noleggio lungo: 260.000 immatricolazioni, con una crescita rispetto al 2020 del 22,6%. Parliamo di quel 2020 nerissimo, causa Covid. Attenzione a soppesare i numeri. Il mercato non tornerà ai livelli pre-Covid del 2019, rispetto ai quali il long rent rimarrà ancora indietro dell’8%.

Gli incentivi all’acquisto favoriscono il canale dei privati: ha già recuperato 10.000 immatricolazioni nel confronto con il primo bimestre 2020. I clienti del long rent possono beneficiare soltanto in forma indiretta e parziale dei bonus erogati dal Governo.

Occhio ai rinnovi delle flotte aziendali: la mobilità dei dipendenti i quali, grazie allo smart working, hanno ridotto i trasferimenti casa-ufficio nonché le trasferte di lavoro. Le società di noleggio non comprano nuove auto. Le aziende che prendono le vetture in affitto rinnovano i contratti per veicoli che già avevano nella flotta. Una decrescita infelice.

Previsioni che riguardano il breve termine: 90.000 nuove targhe, appena sopra i disastrosi numeri del 2020 (+2,7%), mentre nel raffronto con il 2019 le immatricolazioni si dimezzano. Insomma, malissimo.

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