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Auto: stop diesel e benzina dal 2030 e dal 2025 solo veicoli virtuosi, ecco il piano UE

Il piano dell’Europa che vira pesantemente verso l’elettrico è pronto ed iniziano a trapelare le date.

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Il settore auto sta piano piano svoltando verso le auto elettriche ed ibride e man mano che passano i giorni il cambiamento appare sempre più repentino. Adesso sembra che l’Europa abbia già delle date prefissate a partire dal quale arrivare a bloccare produzione e vendita di auto diverse da quelle virtuose dal punto di vista dell’inquinamento.

Dal 2025 si inizia a fare sul serio

Che il futuro del settore auto sia l’elettrico lo dimostrano le case costruttrici che si stanno adoperando da tempo verso la produzione e la commercializzazione dei veicoli elettrici. In Europa il piano procede spedito e sembra che siano state fissate delle date limite entro cui il passaggio dai veicoli a combustibile classici ma inquinanti, verso quelli a basse emissioni deve essere a macchia d’olio.

Si parla infatti di blocco alla produzione ed alla vendita di auto a benzina e diesel entro il 2030. A partire dal tale data, in base al progetto su cui si sta lavorando, saranno ammesse le produzioni e le relative commercializzazioni solo dei veicoli elettrici o al massimo ibridi.

Per arrivare in maniera più snella possibile al 2030, si pensa a imporre uno stop graduale già a partire dal 2025, andando a inserire nelle normative, ferree limitazioni per i veicoli che non rispettano il limite di inquinamento prefissato, quello che riguarda i veicoli a combustione che immettono sopra i 30 mg /Km di protossido di azoto nell’atmosfera.

Un drastico calo di limite massimo di immissioni inquinanti nell’aria, se si pensa che oggi i limiti delle restrizioni sono fissati a 60 mg/Km di protossido di azoto per i veicoli a benzina ed a 80 mg/Km per i veicoli con alimentazione a gasolio. Per quanto concerne invece il monossido di carbonio l’ipotesi è di ridurre della metà il limite per le auto diesel e benzina, con le prime che scenderanno da 300 mg/Km, a 100 e con le seconde che scenderanno da 1.000 mg/Km a 500.

Il programma europeo di contrasto all’inquinamento

Sono le questioni ambientali quelle che spingono le autorità europee a perseguire la strada delle limitazioni delle emissioni inquinanti delle auto, che statistiche alla mano sono responsabili  dell’effetto serra in maniera piuttosto grave. Infatti alle auto è addebitato il 12% delle emissioni inquinanti in territorio europeo, il 12% di tutta l’anidride carbonica che inquina i cieli degli Stati Europei.

Il via a questo irrigidimento delle normative è già partito con il regolamento 2019/631 dell’Unione Europea, che dal 1° gennaio 2020 ha inasprito le regole e preparato il terreno alla rivoluzione che secondo i vertici della UE deve terminare entro il 2030, in modo tale da avere una Europa pulita entro il 2050. Dal 2025 al 2030 infatti, secondo le indiscrezioni che trapelano da fonti vicine al dossier ambientale della Comunità Europea, si conta di ridurre del 50 o addirittura del 55% le emissioni di Co2.

Lo stop alla produzione e messa in commercio di auto a benzina e di auto a gasolio dovrebbe arrivare nel 2030, con sanzioni per chi non si adegua, cioè per le case automobilistiche che non adempiranno all’obbligo di produrre e vendere nuove auto che utilizzano solo un motore a benzina o diesel.

Una deroga dovrebbe essere loro concessa per i veicoli ibridi, anche se sarà solo temporanea e durerà fino al 2035. Il progetto quindi mira a cancellare dal settore le auto e i veicoli con motori a combustione. Il programma riguarda come è logico che sia, i veicoli nuovi dal momento che veicoli usati anche se a combustione o ibridi potranno continuare a circolare, ma chissà con quali drastiche limitazioni.

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