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Nel 2020 ci sono stati 892 episodi di pirateria stradale: nonostante i lockdown

Numeri preoccupanti in Italia, anche con un calo del traffico

episodi di pirateria stradale

La legge del 2016 che ha introdotto il reato di omicidio e lesioni stradali è un flop. Doveva arginare il fenomeno della pirateria stradale (automobilisti che causano un incidente e scappano), e invece i numeri restano preoccupanti. Perfino coi lockdown del 2020 da pandemia di coronavirus. Infatti, secondo l’Asaps (Amici Polstrada), nel 2020 ci sono stati 892 episodi di pirateria stradale.

Erano stati 1.129 nel 2019,  con un calo nel 2020 del 21%. Una flessione bassissima, visto il crollo del traffico dell’anno scorso dovuto al Covid. I morti? Ben 92. E 1037 le persone ferite. Lasciate sofferenti per strada, col pirata in fuga.

Eppure, coi lockdown, i controlli di Polizia Municipale, Polizia Stradale e Carabinieri sono stati serrati. Ma gli episodi di pirateria stradale restano numerosissimi. Questo significa che il criminale non ha paura delle leggi, tantomeno dell’omicidio stradale. Il profilo del pirata? Circola senza Rc auto, né revisione periodica obbligatoria, né patente. Spesso ubriaco o drogato, o entrambe le cose.

Sfugge facilmente all’alcoltest o al drogatest. Se commette il reato di omissione di soccorso un giorno, e si fa acciuffare solo il giorno dopo, ha avuto il tempo di smaltire alcol e stupefacenti. L’89% dei casi è avvenuto di giorno e 11% di notte (si tenga conto del blocco della mobilità dalle 22 alle 05). Ma per le sole piraterie mortali le percentuali  cambiano: 26% di notte e 74% di giorno, come dire che quando si uccide di notte si scappa di più.

Tutto è strettamente collegato al fenomeno dell’evasione assicurativa. Quasi 3 milioni di auto senza Rca obbligatoria. Il guidatore causa il sinistro e fugge, temendo di dover sborsare di tasca propria il risarcimento dei danni: non ha la copertura Rca della compagnia. Un dramma anche per la vittima o per i suoi familiari, costretti a rivolgersi al Fondo di garanzia per ottenere un faticoso indennizzo.

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