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Alfa Romeo Racing: arrivano due nuovi sponsor per la stagione 2021

Il team italo elvetico introdurrà due nuove sponsorizzazioni per la stagione di Formula 1 ormai alle porte

Giovinazzi Turchia
Antonio Giovinazzi vede qualche opportunità in più derivante dalle difficili condizioni dell'asfalto turco

Nell’attesa del grande evento di presentazione della nuova C41 di Alfa Romeo Racing che si svolgerà a Varsavia il prossimo 22 febbraio, il team italo elvetico ha definito ulteriori sponsor che accompagneranno la compagine capitanata da Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi lungo il Mondiale di Formula 1 2021.

Mancheranno quest’anno sulle carrozzerie delle nuove monoposto del Biscione sponsor come Richard Mille, maggiormente legato alla Ferrari che ha sostituito il noto Hublot proprio con quest’ultimo. Inoltre sulle Alfa Romeo non sarà presente nemmeno Huski Chocolate e Hewlett Packard.

Due nuovi arrivi

Dopo che il team guidato da Frederic Vasseur ha già confermato Singha e anche il noto main sponsor PKN Orlen, a partire da questa stagione faranno il loro ingresso tra gli sponsor dell’Alfa Romeo Racing anche Iconiq e Livinguard. Nello specifico Iconiq rappresenta un’azienda del Principato di Monaco che ha messo a punto una app utile a migliorare il coinvolgimento dei tifosi di diverse realtà sportive.

Per quanto riguarda invece Livinguard si tratta di un’azienda specializzata nella fornitura di servizi igienici e dispositivi per la sicurezza: fornirà il materiale utile agli uomini dell’Alfa Romeo Racing in questo periodo di pandemia. Gli uomini dell’Alfa Romeo Racing utilizzeranno quindi mascherine Livinguard e altri elementi protettivi del marchio. “La Formula Uno è sempre stata in prima linea nella sicurezza, ma gli ultimi 12 mesi hanno sottolineato come questo concetto sia rilevante anche al di là dell’integrità delle vetture; la salute e l’igiene sono le fondamenta su cui costruiamo la nostra stagione agonistica in queste circostanze difficili, e Livinguard ci permette di affrontare ogni giorno, sia a bordo pista che nel nostro quartier generale, con la certezza di essere ben protetti”, ha ammesso Frederic Vasseur.

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