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Cessione Autostrade per l’Italia: si sblocca?

La prospettiva di Mario Draghi a Palazzo Chigi potrebbe accelerare il processo

atlantia

Cessione Autostrade per l’Italia: si sblocca? La prospettiva di Mario Draghi a Palazzo Chigi potrebbe accelerare il processo. Tanto che gli operatori di Borsa ci scommettono: Atlantia (famiglia Benetton), che controlla Aspi, schizza insù in apertura a Piazza Affari e poi arriva a toccare un rialzo sopra il 5% a 15,3 euro.

Cessione Autostrade per l’Italia: telenovela

Infatti, Draghi, ha ricoperto un ruolo centrale in una parte delle privatizzazioni italiane. Era direttore generale del Tesoro quando Autostrade venne venduta alla cordata dei Benetton, a cavallo tra la fine del vecchio millennio e l’inizio del nuovo.

Atlantia potrebbe essere venduta al consorzio Cdp (Cassa depositi e prestiti)-fondi. Ma l’offerta della Cassa è ritenuta dalla holding non adeguata, per ora. A parole, sembrava che l’ex Governo Conte dovesse risolvere in fretta la questione, e invece si è tuttora in alto mare.

Su tutto questo, incombe l’Unione europea. La Commissione Ue chiede al Governo italiano spiegazioni sul decreto milleproroghe 2019, nella parte relativa alla concessione ai gestori.  Ha cancellato le penali da versare ai concessionari in caso di revoca per inadempimento, revoca di cui l’Esecutivo parlava.

Proposta di acquisto di Aspi: serve tempo

Cdp chiede più tempo per formulare una nuova offerta vincolante per l’88,06% delle quote di Aspi detenute da Atlantia. Obiettivo: posticipare a fine febbraio la presentazione della proposta che dovrebbe far entrare lo Stato nell’azionariato. Prima, doveva arrivare entro fine gennaio.

L’offerta della Cassa era tra gli 8,5 e i 9,5 miliardi di euro. Non abbastanza per il consiglio di amministrazione di Atlantia. Cdp sta valutando le eventuali controversie legali che potrebbe ereditare per il crollo del Ponte Morandi del 2018, la manutenzione da effettuare sulla rete, i pedaggi da riscuotere nel tempo.

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