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No, i risarcimenti Rc auto non sono cambiati: da discutere

La questione è da dibattere. Per adesso, ci sono solo proposte

danno biologico

No, i risarcimenti Rc auto non sono cambiati: da discutere. La questione è da dibattere. Per adesso, ci sono solo proposte. Invece, vanno forte su Internet gli articoli sulla Rca rivoluzionata: fake. Per ora, esiste un documento, da sottoporre a un’analisi accurata. Dopodiché, si vedrà se e come questo scritto verrà confermato, oppure cambiato in parte, modificato nella sostanza, o buttato via.

Risarcimenti Rc auto: cosa succede

Parliamo non di un tamponamento da 1.000 euro. Ma di un risarcimento danni da lesioni macropermanenti: oltre il 9% di invalidità permanente. Meno le compagnie rimborsano, più profitti fanno: una base di partenza non scandalosa, che però spiega per benino tutta questa attenzione tremenda sui rimborsi da lesioni gravi.

Tecnicamente, è il danno biologico. Da queste lesioni macropermanenti deriva una menomazione dell’integrità psicofisica del danneggiato compresa tra 10 e 100 punti percentuali. Le lesioni che cagionano un danno biologico di ammontare stimato fino a 9 punti percentuali sono invece definite micropermanenti.

Si tratta di sinistri terribili, che lasciano il segno. Si va quindi a operare chirurgicamente in una zona grigia, difficile da definire. Secondo il territorio, ci sono tabelle di punti di invalidità con rimborsi differenti. Fa scuola la tabella del Tribunale di Milano. Più il punto è pesante in euro, più alto il rimborso.

La proposta della tabella unica Rca

Il 13 gennaio, il ministero dello Sviluppo economico ha avviato la pubblica consultazione sullo schema di Dpr e la relazione che dovrebbe conferire uniformità ai risarcimenti dei danni non patrimoniali derivanti da lesioni gravi da circolazione stradale: la tabella unica nazionale.

In pubblica consultazione. Vuol dire che si consulta. Ci si confronta. Si soppesa. E poi si vede se e come quella tabella sia equa nei confronti del danneggiato.

Se mai arrivasse una tabella unica nazionale, bisognerebbe vedere che importo viene assegnato a ogni punto. Più l’importo del punto è basso, meno il rimborso, più profitti per le compagnie. Con un valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità comprensivo dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso. Milano capofila delle tabelle di risarcimento

E perché mai la tabella di Milano è così importante? Chi lo dice, un assicurato, un avvocato di un assicurato? No. La pronuncia numero 12408 del 2011 della Cassazione, elaborata con grande perizia.

Sentiamo i giudici: l’equità va intesa anche come parità di trattamento. La liquidazione del danno non patrimoniale alla persona da lesione dell’integrità psico-fisica presuppone l’adozione da parte di tutti i giudici di merito di parametri di valutazione uniformi che, in difetto di previsioni normative vanno individuati in quelli tabellari elaborati presso il tribunale di Milano. Da modularsi a seconda delle circostanze del caso concreto.

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