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Antonio Giovinazzi: un 2020 di esperienza per un 2021 della riscossa

Giovinazzi ha ammesso di essere migliorato durante la stagione conclusa un mese fa, ma ora lo attende un 2021 per la svolta

Antonio Giovinazzi

È evidente a tutti che la stagione 2020 dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1 è risultata ben al di sotto delle aspettative. Le incognite derivanti da un motore mai perfettamente in palla e da un telaio che purtroppo non è risultato mai perfettamente interessante, hanno condizionato e non poco l’intera annata. Con l’avvio del nuovo anno è tempo di ricominciare e all’anno appena trascorso si guarda con l’occhio di chi produce bilanci e condizioni che hanno dettato qualcosa da imparare: lo fa anche Antonio Giovinazzi che tutto sommato si è detto soddisfatto della stagione che si è conclusa a dicembre con lo spettro del Coronavirus che ha aleggiato anche tra le file del Circus iridato.

Giovinazzi

Antonio ha ammesso i progressi alla guida all’interno di una intervista apparsa qualche settimana fa su Motorsport.com. Tuttavia, sebbene ad inizio anno dichiarava a La Gazzetta dello Sport che “il mio sogno per il 2020 è riportare l’Alfa Romeo sul podio in Formula 1”, a fine anno la sua posizione è rimasta la 17esima ovvero la medesima della stagione 2019. Così come l’ottava nel Costruttori è rimasta quella dell’Alfa Romeo Racing. Purtroppo la C39 non ha coadiuvato le mire di Giovinazzi e nemmeno quelle di Kimi Raikkonen, bisogna dirlo chiaramente: la monoposto è apparsa decisamente indietro rispetto a quanto fatto vedere lo scorso anno.

Nei confronti di Raikkonen

L’unico confronto realmente ipotizzabile in relazione alla stagione conclusasi un mese fa è quello che pone Antonio Giovinazzi di fianco a Kimi Raikkonen. Si può dire che il 2020 ha pareggiato i conti fra i due visto che i punti portati a casa da entrambi sono pochissimi, 4 a testa, ma pur sempre in condizione di parità rispetto ai 43 di Kimi raccolti lo scorso anno contro i 14 di Antonio. In gara però ha prevalso Raikkonen 9 volte su 4, anche se bisogna dire che le strategie di Alfa Romeo Racing (spesso contestabili) hanno colpito maggiormente proprio il giovane pilota di Martina Franca che invece ha prevalso in qualifica 9 volte contro le 8 volte di Raikkonen.

Di certo Antonio è stato il miglior pilota in termini di posizioni guadagnate al via sulla griglia di partenza. In definitiva ha effettivamente mostrato un’esperienza maggiore rispetto allo scorso anno e un passo sensibilmente migliorato che lo ha portato tre volte all’interno della top ten. “Penso di essere molto migliorato e ho avuto un feeling maggiore con la macchina, con la squadra e con tutto quanto il resto. È qualcosa che capita a tutti i giovani in carriera. Nel primo anno sei un po’ nervoso perché è tutto nuovo, mentre ora conosco meglio le cose. Ho ancora molto da imparare e migliorare, ma cercherò di farlo l’anno prossimo compiendo un ulteriore passo avanti. Proverò a crescere ancora”, ha ammesso Giovinazzi.

Giovinazzi

Si tratta comunque dei primi passi di un miglioramento che secondo Giovinazzi dovrà arrivare gara dopo gara. Giovi ha infatti ammesso che “penso siano tanti gli aspetti su cui lavorare soprattutto in gara visto che nell’ultima stagione è stato un po’ il mio punto debole. Nel corso del primo giro non sono andato mai troppo bene il primo anno: nel 2020 invece ritengo di essere andato bene e che abbia fatto progressi nel passo gara. È chiaro che guardare Kimi mi abbia aiutato perché lui è uno dei migliori del lotto. Quindi dico che sono contento di quello che ho fatto, ma restano ancora parecchie cose da affrontare per migliorare ulteriormente”.

Ora Giovinazzi ha a disposizione un ulteriore anno in Alfa Romeo Racing che lo ha preferito alla scalata di Mick Schumacher, Callum Ilot e Robert Shwartzman. Potrà quindi disputare un’ulteriore stagione in Alfa Romeo con la volontà di poter migliorare considerevolmente visto che pare la nuova power unit Ferrari stia mostrando ottimi segnali al banco. Di certo il team italo elvetico dovrà rivedere le sue strategie e Antonio dovrà risultare maggiormente incisivo dando prova del suo talento che altrove non è mai mancato. Bisogna darsi da fare e provare davvero a far bene.

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