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Sebastian Vettel fornisce un quadro chiaro sui reali problemi della SF1000

Il tedesco, giunto quasi a fine contratto con la Scuderia, traccia un quadro delineato sui problemi della SF1000

Vettel

Indubbiamente la stagione 2020 della Scuderia di Maranello è stata condizionata da una salita ripida che tutto il team ha affrontato nonostante i problemi a disposizione fossero veramente tanti e piuttosto variegati. La Ferrari ha trascorso una stagione particolare, condizionata da un progetto legato ad una SF1000 fortemente problematica di cui abbiamo parlato spesso.

Nonostante i problemi siano stati tanti, in Turchia si è vista una Ferrari in netta ripresa capace con Sebastian Vettel di ritrovare il podio sfumato per un pelo anche al bravo Charles Leclerc. Dopo le evidenti problematiche patite a Spa-Francorchamps prima e a Monza e Mugello poi, la gente del Cavallino Rampante ha introdotto delle interessanti novità che un po’ alla volta hanno cominciato a fornire i loro frutti. La stessa monoposto che è stata la croce di tutta la stagione sta provando a riportare in terza piazza nel Mondiale Costruttori l’intera Scuderia, grazie ad un ritrovato Vettel e al sempre efficace Leclerc.

Il terzo posto non è così semplice da raggiungere

Di certo raggiungere il terzo posto finale non sarà semplice per la Scuderia che dovrà fare i conti con le sempre agguerrite Racing Point, McLaren e Renault che non lasceranno nulla al caso. Le prestazioni complessive appaiono tuttavia in crescita e quindi l’exploit potrebbe anche risultare alla portata. Di certo, come si è detto più volte, la sola power unit non rappresenta l’unico punto debole di un progetto nato in maniera sbagliata.

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel

Con speranza si guarda quindi al 2021 quando un nuovo motore potrebbe ridare linfa al progetto venturo. Lo stesso Mattia Binotto ha già detto diverse volte che il propulsore che oggi gira al banco dinamico ha prodotto dati molto confortanti. Il gap tra la Ferrari e la Mercedes è stato quantificato dal team principal della Scuderia in un range tra i 40 e i 50 cavalli di potenza mancante. Non bisognerà attendersi miracoli il prossimo anno, ma una piccola svolta si. Poi magari si andrà verso un 2022 più interessante in cui i nuovi regolamenti potrebbero riaprire la strada per il titolo.

A fornire una visione piuttosto chiara è Sebastian Vettel. Il tedesco, alle ultime battute col Cavallino Rampante, ha infatti discusso di quelli che sono i problemi della SF1000 tracciando un quadro dettagliato della questione. Non è chiaramente solo il motore il problema: “dal punto di vista del motore abbiamo perso un po’ di performance rispetto al 2019. Tuttavia la macchina di quest’anno credo sia un piccolo passo in avanti rispetto a quella di cui disponevamo lo scorso anno. Tuttavia nel 2019 la monoposto era molto efficiente visto che generava carico senza fornire troppa resistenza. Quest’anno abbiamo più carico ma anche più resistenza e questo è un gran problema per noi”. Ha parlato così Sebastian Vettel a Globo subito dopo l’ottimo risultato del Gran Premio di Turchia.

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