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Progetto antifrode Ania col faro Antitrust

Trae origine da una comunicazione inviata dalla stessa Ania all’Autorità e relativa alle truffe

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Progetto antifrode Ania col faro Antitrust: l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Che ha avviato nei confronti dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici un’istruttoria. Trae origine da una comunicazione inviata dalla stessa Ania all’Autorità: su un progetto antifrode nei rami vita (puro rischio) e danni.

Progetto antifrode Ania col faro Antitrust: c’è la banca dati

Questo progetto prevede la realizzazione di banche dati. E lo sviluppo di algoritmi comuni. Target: determinare indicatori del rischio frode. Che le compagnie di assicurazioni potrebbero utilizzare.  Nella fase liquidativa e assuntiva. L’Antitrust ritiene che il progetto antifrode presenti alcune criticità concorrenziali. Per verificare l’esistenza di soluzioni coerenti con la concorrenza.

Il caso classico di truffa è il tamponamento Rc auto che non esiste, col colpo di frusta.

Per l’Antitrust, c’è un rischio. Trattasi di un progetto sviluppato da un’associazione che rappresenta gli interessi delle imprese di assicurazione. Potrebbero non sussistere garanzie di terzietà.

L’Autorità valuterà se lo scambio di informazioni connaturato al progetto possa agevolare la collusione tra concorrenti.

Business assicurativo: quanti soldi nel ramo danni

Ricordiamo le dimensioni del business. Attenzione: nel 2019, in Italia, nel settore assicurativo sono stati raccolti circa 140 miliardi di euro di premi. Di cui circa 106 miliardi di euro per i rami vita e 34 miliardi di euro per i rami danni: di questi, il 48% comparto auto, il 18% immobili, il 18% salute, il 9% Rc generale.

In Italia sono autorizzate a operare poco più di 100 imprese di assicurazioni a cui si aggiungono diverse decine di rappresentanze europee.

Progetto antifrode Ania col faro Antitrust: risposta dell’Associazione

L’Ania prende atto dell’avvio dell’istruttoria. Con la banca dati, mira a supportare:

  • le compagnie,
  • l’Autorità di vigilanza,
  • gli organi giudiziari,
  • le Forze dell’ordine.

Mettendo a loro disposizione uno strumento ispirato ai modelli adottati in altri Paesi europei.

Obiettivo: favorire l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle frodi assicurative. Questo consentirebbe:

  • un miglioramento dell’efficienza del sistema assicurativo,
  • risparmi per gli assicurati,
  • riduzione dei costi della giustizia e delle spese sanitarie.

L’Ania fornirà la massima collaborazione al Garante nell’ambito dell’istruttoria.

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