in

Bagno Turco: la Formula 1 dei gesti

Sebastian Vettel ha dispensato gesti e parole di grande efficacia all’Istanbul Park, riportando la Formula 1 a un’idea profondamente romantica

Vettel e Hamilton

Il destino molte volte è incredibile. Sul podio dell’Istanbul Park, oltre a Sergio Perez, c’erano 11 Titoli Mondiali e 147 Vittorie. Dati che pongono Lewis Hamilton e Sebastian Vettel ad una summa che fa quasi impressione. Entrambi rientrano tra le pagine di storia di una Formula 1 che ieri ha dato prova che l’uomo è ancora in grado di fornire la direzione alla macchina.

Il destino ha deciso di essere incredibile in Turchia quando ha permesso che di fianco ad uno straordinario Lewis Hamilton, sul podio medesimo, ci fosse proprio Sebastian Vettel di rosso vestito come l’immenso Michael Schumacher. Proprio Seb è stato uno dei pochi, in questi anni di dominio Made in Hamilton, a dargli del filo da torcere senza purtroppo mai riuscire nell’impresa per un motivo o per un altro.

Gesti e amicizie

All’Istanbul Park ieri, Lewis Hamilton ha dato prova del suo essere campione vero conquistando un settimo titolo rileggendo una gara che sembrava in netta pendenza negativa per la Mercedes. Il dato numerico lo pone ora sullo stesso asse di azione di Michael Schumacher, eterno idolo e punto di riferimento per Sebastian Vettel.

Vettel e Hamilton

Ma la Turchia di Sebastian Vettel è un autentico Bagno Turco. Sembra esser rinato il giovanotto di Heppenheim, da lezioni di esperienza a Charles Leclerc che a pochi metri dal traguardo sbaglia e gli spalanca la porta: agguanta un terzo posto dopo una gara perfetta, il primo di una stagione incredibilmente difficile. Sembra voler salutare la Ferrari, che ancora ama, nel migliore dei modi dimostrando d’essere un quattro volte campione del mondo vero.

Ma ci mette del suo anche con i gesti Sebastian Vettel, dotato com’è di un’umiltà che manca a tanti. L’immagine più emozionante vista ieri all’Istanbul Park è un gesto che Sebastian compie al termine delle ostilità: si inginocchia accanto alla W11 di un Lewis Hamilton colmo di lacrime che lo conducono alla più tenera umanità. Sebastian sa che è lui l’unico essere umano che può comportarsi in quel modo di fronte a chi ha provato a combattere ad ogni costo per anni interminabili. I festeggiamenti per un podio tanto sperato possono aspettare.

Il più grande di questa epoca

Le parole che Sebastian dice a Lewis sull’asfalto viscido dell’Istanbul Park le svelerà durante la conferenza stampa post Gran Premio: “a Lewis ho detto che è speciale per tutti noi perché oggi siamo testimoni della storia”. Se non si può certo parlare di amicizia tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, si può però discutere di stima e rispetto. I due hanno dimostrato tantissime volte di disporre di entrambi gli elementi, l’uno per l’altro.

Vettel e Hamilton

Ma Sebastian sa che Michael Schumacher non può essere rinnegato. Il legame col connazionale è più forte di ogni altra cosa, fornendo però un’analisi lucida e correttissima: “Lewis è il più grande della nostra epoca! Non possiamo paragonarlo ad altri così come non possiamo paragonare Fangio o Stirling Moss a piloti della nostra generazione. Probabilmente noi saremmo anche inutili perché ci cagheremmo sotto in quelle monoposto o forse loro si sentirebbero inutili sulle nostre perché più veloci. Nessuno lo sa e non importa. Di certo, emotivamente, Michael per me sarà sempre il più grande pilota di sempre ma non si possono avere dubbi sul fatto che Lewis sia il più grande in considerazione di tutto quello che ha ottenuto: ha vinto più gare, ha eguagliato i titoli e ha ottenuto più pole position. Ha fatto tutto quello che gli potresti chiedere”. D’altronde anche lo stesso Schumi ha più volte rimarcato che tutti i record sono numeri che devono essere battuti.

Leclerc è il futuro

Ma il podio di Turchia sembra aver ottenuto un effetto conciliante. La grandezza di Sebastian Vettel non si è vista soltanto nei gesti attorno alla maestosità di Lewis Hamilton. Il tedesco ha infatti lodato anche il predestinato Charles Leclerc.

Sebastian sa di essere un uomo maturo e nonostante una evidente rivalità sfociata alcune volte in situazioni al limite, il suo giudizio su Charles è piuttosto simile a quello che un padre destina al suo figlio. D’altronde anche Leclerc, che in Turchia ha offerto la possibilità del podio proprio a Vettel, si era complimentato con lui ammettendo che proprio il podio era un momento importante per Sebastian dopo una stagione complicatissima. Ma nel giorno dei gesti e della conciliazione, Sebastian fornisce un attestato di stima a Charles usando parole che hanno il valore di un elogio: “Charles, secondo me, è la stella più grande del prossimo futuro. Forse più di Max perché è molto bravo. Sicuramente non sarà contento per il quarto posto, ma fra 10 anni avere o non avere quel podio non farà nessuna differenza”.

Sebastian Vettel

Insomma, la Turchia di Sebastian Vettel ci ha fatto ritornare in mente un’idea quasi romantica di una Formula 1 umana e sensibile. Visioni e gesti che un po’ ci mancavano.

Lascia un commento