È un Gran Premio pazzesco quello di Turchia all’Istanbul Park. Lewis Hamilton ha vinto un’altra volta fissando ben in vista l’alloro iridato numero sette che lo pone allo stesso livello numerico di Michael Schumacher. Non si può dire assolutamente nulla sul talento di Lewis Hamilton che anche in Turchia ha dato prova delle sue doti in una domenica complicatissima per tutti, a cominciare dal compagno di squadra Valtteri Bottas che finisce 14esimo e doppiato dopo una miriade di errori.
Con le Pirelli Intermedie, Lewis Hamilton ha mostrato grandi capacità di adattamento riuscendo a gestire le gomme praticamente fino alla fine con le ovvie vibrazioni che tormentavano la W11 che si ritrovava ormai a calzare delle slick durissime. Lewis ha dimostrato un’altra volta che è un campione completo, coadiuvato da una monoposto sicuramente al top della categoria, ma senza la sua volontà non si va da nessuna parte. Se si guarda esclusivamente ai numeri, come lui c’è solo Michael Schumacher.
Sergio Perez è il vero mattatore della Racing Point
Alle spalle di Lewis Hamilton finisce un caparbio Sergio Perez, a mezzo minuto di distacco, che con la Racing Point è il vero mattatore del team di Lawrence Stroll. Perez ha gestito in maniera impressionante un set di Intermedie installate sulla sua RP20 al giro numero 10, portandole in dote fino alla fine della gara.
È lui il vero mattatore di una Racing Point che partiva davanti a tutti ma che si è persa tra le strategie. Lance Stroll, partito in pole position (mantenuta dopo la grazia ricevuta dai commissari), deve accontentarsi soltanto di una nona piazza finale nonostante fino a circa metà gara era rimasto costantemente davanti a tutti. La colpa del disastro non si deve però a lui, piuttosto ad un rientro ai box che poteva essere evitato così come hanno fatto quelli che sono finiti davanti.
Un grandissimo Sebastian Vettel
Ma oggi c’è finalmente da festeggiare in casa Ferrari. La Scuderia si è ripresa dal baratro delle qualifiche battagliando vigorosamente per tutto il Gran Premio. Sebastian Vettel è riuscito a beffare Charles Leclerc all’ultimo chiudendo in terza posizione alle spalle di Sergio Perez, davanti per un niente. Le prestazioni della coppia Ferrari sono state davvero interessanti oggi, tanto che appare corretto pensare che con una qualifica decisamente migliore oggi si poteva pure pensare alla vittoria.
Sebastian Vettel è stato costante e bravissimo per tutta la gara, evitando di commettere errori. L’unica esitazione è stata notata durante il pit stop in cui il quattro volte campione del mondo ha perso qualche secondo in più, ma la soddisfazione del podio è tanta soprattutto dopo una stagione che fin qui è stata terribile per il tedesco. Come si diceva, la terza posizione di Sebastian è arrivata all’ultima curva dove Leclerc è finito lungo nel tentativo di sopravanzare Perez per la seconda posizione lasciando quindi la terza piazza a Sebastian. Il monegasco ha quindi terminato in quarta posizione con un velo di delusione sul volto dopo aver condotto anche lui una gara perfetta dopo essere scivolato in 14esima posizione al via. In definitiva, si è finalmente vista una Ferrari consistente e battagliera.
Male la Red Bull
Chiude in quinta posizione il suo primo Gran Premio di Turchia Carlos Sainz che con la McLaren agguanta una posizione insperata riuscendo a mettersi dietro l’altra grande delusione di giornata: la Red Bull. I piloti di Chris Horner avevano a disposizione una delle migliori monoposto del lotto in queste condizioni, ma gli evidenti errori visti oggi hanno posto Max Verstappen (che è anche finito sotto investigazione per aver sopravanzato la linea bianca all’uscita dai box) solamente in sesta posizione davanti al compagno di squadra Alexander Albon.
Ottavo Lando Norris con l’altra McLaren ma col giro più veloce della gara. Lando ha preceduto Stroll e Daniel Ricciardo con la Renault apparsa decisamente in difficoltà anche con Esteban Ocon che ha chiuso 11esimo. Male l’Alfa Romeo Racing che non capitalizza le ottime qualifiche di ieri: Antonio Giovinazzi è ritirato (così come Latifi) mentre Kimi Raikkonen è solamente 15esimo.