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Qualifiche del Gran Premio di Turchia: la Ferrari fa i conti con le gomme

I due piloti della Scuderia non vanno oltre la Q2 risultando 12esimo e 14esimo: evidenti i problemi di temperatura riscontrati sulle Pirelli

Vettel

Proprio ieri avevamo ammesso qui che bisognava non illudersi poi tanto delle ottime prestazioni messe in pratica dal duo Ferrari sul viscido asfalto dell’Istanbul Park. La conferma è arrivata con le bagnatissime qualifiche di poco fa caratterizzate da un asfalto reso ulteriormente più complicato da interpretare a causa della gran quantità d’acqua caduta sul tracciato.

Leclerc

Davanti a tutti domani partirà una Racing Point (finalmente!) che con un ottimo Lance Stroll ha capitalizzato una grande prestazione su un asfalto complicatissimo per tutti. Dietro a Stroll c’è l’ottimo Max Verstappen, sorpreso dal pilota della Racing Point per un pelo, mentre in terza piazza troviamo l’altra Racing Point di Sergio Perez. Il sesto posto di Lewis Hamilton la dice lunga sulle condizioni che si sono viste oggi in Turchia.

Leclerc sorpreso e sconsolato

Tornando quindi alla Scuderia di Maranello, stavolta Charles Leclerc partirà alle spalle di Sebastian Vettel. La quattordicesima piazza da cui scatterà domani il monegasco è quella posta due posizioni dietro il 12esimo tempo di Sebastian Vettel che ha terminato davanti a Charles (e a Carlos Sainz) con un tempo inferiore circa 1 secondo e mezzo.

Insomma, la qualifica della Ferrari fornisce un risultato differente da quello che si era visto durante tutta la giornata di ieri. La delusione è tanta soprattutto nelle parole di Charles Leclerc visto che, come è successo piuttosto spesso in questo 2020, la Scuderia naufraga ad ogni onda tanto che entrambi i piloti oggi non sono andati oltre la Q2.

Leclerc

Proprio Leclerc è apparso quello che ha patito le difficoltà maggiori in accordo con le Pirelli Full Wet che non sono entrate mai in temperatura configurandogli un anteriore mai preciso, praticamente difficoltoso da abbinare alle curve e ai saliscendi dell’Istanbul Park. Per un niente aveva pure rischiato di non riuscire a sopravanzare lo scoglio del Q1. I quasi 9 secondi di distacco dalla vetta sono un’eternità e le perplessità espresse dal monegasco a fine qualifiche sono più che ovvie: “non riesco a darmi spiegazioni, non so proprio cosa dire. Spesso sono ottimista, ma stavolta non riesco a capire cosa sia accaduto. Stamattina pioveva già ma avevo una gran fiducia nei confronti della monoposto. In qualifica invece è stato un disastro, non sono riuscito a rimanere in pista per come volevo e prendevamo circa 6 secondi dalla Red Bull nonostante stamattina fossimo sullo stesso passo. Non so spiegarlo, magari non sono stato perfetto ma il distacco è tanto. Bisogna lavorare per capire cosa sta succedendo e perché con la pioggia non va bene e non va nemmeno bene con le Full Wet. È capitato in passato, ma oggi il distacco è davvero ampio” ha ammesso uno sconsolatissimo Leclerc.

Anche Vettel non si capacita

Anche Sebastian Vettel non si capacità del risultato di questo sabato pomeriggio. Il tedesco, sebbene fosse rimasto comunque alle spalle di Leclerc, durante le libere di ieri e di stamattina era stato molto attivo e aveva ottenuto ottimi riscontri. La confidenza col tracciato dell’Istanbul Park non manca, visto che proprio Vettel è stato l’ultimo vincitore durante l’ultima edizione disputatasi qui nel 2011.

La Ferrari era apparsa più competitiva ieri in condizioni di asciutto, sebbene l’asfalto viscido aveva provocato già più di qualche resistenza. Con la pioggia arrivata oggi i valori in campo sono mutati in maniera repentina con una SF1000 in netta difficoltà sul bagnato che rendeva ancora peggiori le condizioni di un asfalto giudicato con termini poco interessanti da chiunque. Anche Sebastian ha evitato la possibilità di essere eliminato dalla Q1, ma come Leclerc non è andato oltre la Q2.

Vettel

Insomma, in Q3 sono finiti solamente i piloti di Red Bull, Racing Point, Mercedes, Renault e la sorprendente Alfa Romeo. Il 12esimo piazzamento dal quale scatterà Vettel domani è comunque migliore del risultato di Charles Leclerc. Seb, al termine delle qualifiche, ha ammesso: “per noi è davvero difficile con la pioggia. È stato molto complicato portare in temperatura le gomme ma abbiamo provato davvero di tutto, ma quando trovi 2-3-4-5 gradi in più sulla pista la macchina si comporta in maniera differente. Il nostro ritmo domani dovrebbe essere migliore rispetto a oggi, vediamo in gara come ci comporteremo”.

Difficoltà dichiarate anche da Mekies

Con Mattia Binotto assente in Turchia per dedicarsi al lavoro in sede a Maranello, a fare le sue veci all’Istanbul Park c’era il direttore sportivo Laurent Mekies. Anche lui è rimasto sorpreso dai risultati inattesi di questa qualifica che ha fornito dati differenti da quelli visti fin qui durante le prove libere di ieri e di stamattina.

In ogni caso il direttore sportivo della Scuderia ha ammesso la ormai chiara sofferenza della SF1000 con queste condizioni di pista ammettendo che il livello di competitività è mutato tra ieri e oggi: “il nostro livello di competitività, oggi, non era quello previsto. Con la pioggia sapevamo di essere in difficoltà visto che quest’anno lo siamo stati spesso quest’anno in condizioni simili. Stamattina andava molto meglio e ci sembrava di essere un po’ più vicini solite condizioni, ma per noi e per tanti altri è stato difficile trovare la corretta finestra di temperatura delle gomme”.

Laurent Mekies
Laurent Mekies

Ma lo stesso Laurent Mekies ha anche rimarcato le difficoltà patite da tutti gli altri sottolineando che ad esempio Max Verstappen era apparso “molto veloce sulle full wet per poi avere difficoltà con le intermedie. Lewis con le intermedie è stato lontano dai soliti livelli. Noi dobbiamo fare ancora tanto ma è vero che sono situazioni atipiche. I piloti sono rimasti molto sopresi dalla differenza rispetto ai dati di stamattina ma anche in relazione al feeling e a come la macchina si comportava; non credo che potevano fare molto di più oggi. Credo che la finestra non era sicuramente corretta per loro”.

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