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Mattia Binotto: “con Toto Wolff non c’è odio”

Il team principal della Ferrari ha ammesso che tra lui e Toto Wolff non ci sono condizioni di odio, di rivalità si

Binotto e Wolff

Che ci sia rivalità in pista e un dato di fatto, che poi a luci spente gli umori siano differenti è un fatto che solo i diretti protagonisti possono sapere. Di certo c’è che lo scontro di inizio stagione tra Mattia Binotto e Toto Wolff ha finito per caratterizzare la prima parte del campionato del mondo di Formula 1. In quel momento l’argomento principale era legato alla questione dell’accordo segreto tra Ferrari e FIA che più di qualche malumore aveva prodotto non solo in seno alla Mercedes.

Per Wolff tutte le squadre del Circus erano destinatarie delle nuove direttive tecniche emanate proprio dopo l’accordo tra la Scuderia e la Federazione, bollando molte volte con termini forti le affermazioni di Binotto. Una condizione molto particolare che ha finito per porre qualche dubbio sul rapporto tra i due team principal dei due top team più noti della massima serie.

Nessun rancore tra i due

A placare la situazione è proprio Mattia Binotto che a Sky ha ammesso che tra lui e Toto Wolff non esistono rancori o condizioni d’odio. “Da un punto di vista puramente sportivo è chiaramente il mio principale avversario che vince da molti anni. Ma non c’è assolutamente odio tra di noi. Piuttosto c’è rispetto e voglia di batterlo, ma non solo perché si tratta di Toto e della Mercedes” ha ammesso Mattia Binotto. “Si tratta di riportare la Ferrari al vertice perché il posto della Ferrari è lì”.

A suo tempo Toto Wolff aveva posto qualche dubbio sul fatto che il male della Ferrari fosse legato invece “alle decisioni prese all’interno della squadra da alcuni membri”. Oggi la Scuderia sta vivendo uno dei periodi più complicati nella sua storia da corsa, ma Binotto non ha dubbi sul fatto che il destino riserverà tempi migliori al Cavallino Rampante visto che “siamo una squadra e lavoriamo per un obiettivo: crediamo in questo sport e nel futuro” ha aggiunto. “Nonostante la difficile situazione sportiva e tutte le sfide poste dalla crisi sanitaria, la Ferrari ha una solida base su cui possiamo costruire ottime cose”.

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