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Fiat Chrysler, la società spera di trovare un accordo sullo scandalo emissioni

Fiat Chrysler vuole utilizzare il nuovo software per risolvere lo scandalo emissioni diesel

Fiat Chrysler accordo scandalo emissioni diesel

In una dichiarazione pubblicata mercoledì, i rappresentanti del gruppo Fiat Chrysler Automobiles hanno rivelato che l’azienda spera di raggiungere un accordo sulla riparazione dei veicoli legati allo scandalo emissioni diesel avvenuto negli Stati Uniti. FCA spera di stipulare un accordo entro la prossima primavera.

Il Dipartimento di giustizia statunitense ha citato in giudizio il gruppo automobilistico italo-americano a maggio scorso, accusandolo di aver utilizzato illegalmente software che hanno provocato eccessive emissioni in quasi 104.000 veicoli diesel commercializzati dal 2014 nel mercato statunitense. La società di Sergio Marchionne ha dovuto affrontare anche numerose azioni legali partite dai proprietari dei veicoli coinvolti nello scandalo.

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Fiat Chrysler: il gruppo di Sergio Marchionne vorrebbe utilizzare il nuovo software per risolvere lo scandalo emissioni diesel

Robert Giuffra, avvocato di Fiat Chrysler Automobiles, ha dichiarato, durante un’udienza a San Francisco, che la società vorrebbe ottenere l’approvazione della sua proposta dagli Stati Uniti per riuscire a risolvere il problema dello scandalo emissioni diesel entro la fine di marzo o gli inizi di aprile. Il test avrebbe una durata di circa 3 mesi. La società, poi, vorrebbe che il test partisse già dalla fine di questo mese.

A luglio, Fiat Chrysler ha ottenuto il via libera dai regolatori federali per la vendita di veicoli diesel nel 2017 dopo che gli stessi sono stati sottoposti a un controllo sulle emissioni. Robert Giuffra ha riportato che il gruppo automobilistico italo-americano di Sergio Marchionne spera di poter sfruttare il nuovo software anche sulle vetture diesel della società prodotti fra il 2014 e il 2016.

Ken Feinberg, un mediatore giudiziario, ha voluto organizzare una riunione mercoledì dove hanno partecipato la società, il governo e gli avvocati dei proprietari delle auto incriminate per riuscire a trovare un accordo. Nei prossimi giorni, dunque, vedremo finalmente l’esito finale della questione che FCA sta affrontando negli Stati Uniti ormai da parecchi mesi.

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