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Delirio click-day mobilità: risorse d’oro per l’auto 

Tutti soldi che si potevano utilizzare in modo più europeo dal Governo Conte M5S-Pd

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È un’Italia vecchia, stanca, quella del delirio click-day mobilità. Il portale ufficiale è stato subissato di richieste dagli utenti: risultato, server in tilt per i troppi accessi. Così, l’attesa per l’agognato bonus rimborso per bici e monopattini elettrici continua. Con stress psicofisico notevole per i poveri utilizzatori. Una vera ingiustizia. Tutti soldi che si potevano utilizzare in modo più europeo, moderno, per il futuro: ecobonus vetture. Risorse d’oro per l’auto, invece sfruttate in maniera così anziana e anomala.

Delirio click-day mobilità: attesa estenuante

Se hai diritto all’ecobonus auto, non tiri fuori un euro: non c’è rimborso, esiste il taglio del prezzo di listino alla fonte. Muovi l’economia, fai salire il Pil, dai soldi al Fisco, proteggi i livelli occupazionali delle concessionarie.

Invece, se compri i monopattini elettrici cinesi, di certo i soldi non fanno crescere l’Italia. E comunque per avere i quattrini indietro devi impazzire per questi portali: uno stress psicofisico non rimborsato. Senza contare i soldi per la connessione a Internet. Se prendi il numerino di prenotazione, tipo salumeria, hai 700.000 persone davanti a te. Sono 215 milioni di euro all’avvio di giornata: quanti soldi sottratti all’auto.

La virtual room del buono mobilità: stress

Si deve entrare nella virtual room, in attesa di un posto in coda per le operazioni di rimborso o di richiesta del buono. Ma quanti soldi ballano? Il 60% del prezzo d’acquisto del mezzo da mobilità dolce fino a un massimo di 500 euro.

Durissimo Riccardo Luna su Repubblica, che di certo non è un quotidiano di destra: “Ennesimo flop digitale, con mezzo milione di persone appese al sito creato dal ministero dell’Ambiente per gli incentivi alla mobilità sostenibile. La via italiana all’innovazione che ricrea sul web i meccanismi della burocrazia”.

Il Governo Conte M5S-Pd, a livello d’immagine, subisce un colpo durissimo da questa storia delle mobilità dolce (50 incidenti al mese a Milano), dei monopattini elettrici, del bonus mobilità. Che dovevano anche evitare l’assembramento nei mezzi pubblici. Sperando che i Paesi frugali dell’Ue siano girati dall’altra parte, distratti, e non si accorgano di quanto accaduto.

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