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Assicurazione auto non obbligatoria: cosa sapere

Esistono molte garanzie che vengono acquistate volontariamente 

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Assicurazione auto non obbligatoria. La polizza dei veicoli non è solo assicurazione da fare per legge. Esistono molte garanzie che vengono acquistate volontariamente per proteggere il proprio veicolo in caso di furto, di incendio, di danni per eventi atmosferici o atti vandalici. Per la rottura dei cristalli e per i danni da collisione (kasko) in cui si è stati responsabili. In media quasi un’autovettura su tre (già assicurata per la parte obbligatoria) acquista anche una copertura volontaria. Lo dice l’Ania (Associazione assicurazioni).

Assicurazione auto non obbligatoria: le probabilità

La probabilità di incorrere in un danno coperto dalle varie garanzie accessorie auto, presenta valori molto diversi tra le varie garanzie a protezione del veicolo. Nel 2019, in Italia, sono stati risarciti circa 150 veicoli ogni 1.000 assicurati per danni coperti dalla garanzia kasko. Poco più di 50 per quelli coperti dalle garanzie rottura dei cristalli o da eventi atmosferici e catastrofali. Circa 30 per danni da collisione, ma 8 in caso di furto e solo 0,3 ogni 1.000 assicurati per quelli da incendio. Vi è inoltre un’evidente variabilità a livello territoriale di questo indicatore e per le garanzie più rilevanti (furto e incendio) si registrano valori più elevati nel Sud (e Isole) del nostro Paese.

Rc auto obbligatoria per 13 miliardi

L’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile auto rappresenta invece la più diffusa forma di assicurazione a tutela dei danni che si possono arrecare quando si guida un mezzo di trasporto. Sono quasi 45 milioni i veicoli che circolano nel nostro Paese. A fronte di un versamento di premi pari a 13 miliardi, le imprese di assicurazione impiegano poco più di 4 miliardi per riparare i veicoli danneggiati. Quasi 5 miliardi per risarcire i danni degli individui che subiscono delle lesioni fisiche (lievi e/o gravi), poco meno di 2 miliardi destinati ai familiari delle vittime di incidenti mortali e quasi 3 miliardi per svolgere la propria attività.

Diminuisce ulteriormente il divario tra i premi medi italiani e quelli degli altri principali Paesi per la copertura della responsabilità civile auto. Le polizze italiane tra il 2008 e il 2012 erano più costose di 213 euro rispetto alla media di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. Nel 2015 il divario si era ridotto a 138 euro per poi arrivare progressivamente a poco più di 60 euro alla fine del 2019.

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