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L’auto elettrica va fatta provare una settimana per lanciarla

In Italia, numeri bassissimi per le vetture a batteria

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L’auto elettrica va fatta provare una settimana per lanciarla. Perché? Perché non ci siamo. Nonostante i proclami, gli incentivi, le chiacchiere in tv, l’auto elettrica er a e resta di nicchia in Italia. Numeri insignificanti. Ci riferiamo solo alle vetture a batteria al 100%, non alle ibride, neppure plug-in. Fra i vari problemi spicca, a nostro giudizio, il fatto che i consumatori non conoscono la macchina elettrica. Un freno tremendo.

L’auto elettrica va fatta provare una settimana per lanciarla

Fra le varie soluzioni, ce ne sarebbe una da adottare, secondo noi. Le Case potrebbero organizzare un test drive di una settimana a favore del consumatore. Che così ha modo di guidare l’elettrica, di prenderci confidenza. Si parte dalle basi: accensione, accelerazione, frenata.

Sappiamo che è un costo per le Case. Auto che fanno incidenti, danni, furti, appropriazioni indebite. E quindi polizze assicurative Furto e incendio, Rc auto obbligatoria con massimale elevato.

D’altronde, se il futuro dell’automotive è elettrico, allora sono le Case che devono investire. La migliore pubblicità è direttamente sul campo, a bordo dell’auto come guidatore e come passeggero.

Se il consumatore scopre che l’elettrica è veloce come un fulmine, comoda e silenziosa, risparmiosa. E se scopre che è facilissimo caricarla di notte con la wallbox, o in strada con le colonnine, se ne innamora. Un test totalmente gratuito per il potenziale cliente, affinché divenga cliente.

Altri due passi per l’elettrico: wallbox e app

Non basta. Le Case devono provvedere a pagare la wallbox: la stazione di ricarica casalinga. Con un minimo di spesa di installazione o di prolungamento dei cavi quanto necessario. E a mettere a disposizione una super app specifica, con le colonnine sparse in Italia, perfettamente funzionante.

Sono sforzi necessari per superare la diffidenza verso l’elettrico: di fronte a macchine così tanto costose (per gli investimenti delle Case), i consumatori sono scettici.

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