in

Pare che Stefano Domenicali sarà il nuovo CEO della Formula 1

Stefano Domenicali è pronto a prendere il ruolo ricoperto finora da Chase Carey, le indiscrezioni sembrano confermare il prossimo avvicendamento

Stefano Domenicali

L’indiscrezione manca chiaramente della ovvia ufficialità, ma le voci che confermano l’approdo di Stefano Domenicali al timone della Formula 1 sono ormai condizionate da una certa insistenza. La notizia è stata rilanciata da diverse fonti inglesi e sembrerebbe essere destinataria di una concreta certezza, di conseguenza l’attuale CEO della Formula 1 Chase Carey dopo l’acquisizione da parte di Liberty Media nel gennaio del 2017 dovrebbe abbandonare la sua posizione a fine anno. Quest’ultimo dovrebbe comunque mantenere un qualche ruolo all’interno della Formula 1.

Le indiscrezioni dicono che già tutti i team sono a conoscenza dell’avvicendamento, visto che a loro la notizia è stata comunicata martedì. Il 55enne è stato già team principal della Scuderia Ferrari tra il 2008 e il 2014, avendo ricoperto già un ruolo decisivo anche nella conquista dei titoli costruttori che hanno condizionato i primi anni 2000 della Scuderia di Maranello.

Il terzo CEO della storia

In 70 anni di storia la Formula 1 dovrebbe quindi aprire le sue porte al terzo CEO; Domenicali succederà infatti a Chase Carey che aveva preso il posto di Bernie Ecclestone. È chiaro che domenicali ritornerà quindi in un ambiente a lui congeniale nel quale troverà figure di rilievo nei suoi anni in Ferrari, a cominciare da Ross Brawn e Jean Todt. Stefano da quasi 30 anni è profondamente legato al motorsport e a nomi di spicco nell’industria automobilistica. Nato a Imola, Stefano si è laureato all’Università di Bologna entrando in Ferrari nel 1991 nel dipartimento finanziario diventando direttore sportivo della Scuderia nel 1998 per poi subentrare a Jean Todt nel ruolo di team principal del team di Formula 1 nel 2007.

A dicembre 2014 è stato chiamato alla guida della Commissione Monoposto della FIA entrando in Audi come vicepresidente delle nuove iniziative imprenditoriali del Gruppo per poi migrare in Lamborghini, come CEO, a partire dal 2016. L’obiettivo principale di Domenicali all’interno della Commissione Monoposto della FIA è stato quello di portare avanti una ristrutturazione delle categorie cadette, aiutando la rinascita della Formula 2 formando poi una nuova visione internazionale per la Formula 3.

Il ritorno in Formula 1

C’è da dire che Stefano Domenicali è ormai da tempo tra i papabili per il ruolo di leader della Formula 1 dell’era Liberty Media. I suoi record in Lamborghini dimostrano la sua capacità di aiutare a far crescere un marchio, che, combinato con la sua evidente competenza e forza nel motorsport, lo rende una figura ideale per assumere la guida della Formula 1. Tra le preoccupazioni di alcuni team sui conflitti di interesse, è stato concordato che nessuna figura avrebbe potuto assumere il ruolo se avesse lavorato per una squadra negli ultimi due anni. A 66 anni l’attuale CEO, Chase Carey, era già conscio del fatto che non avrebbe potuto dedicare molto tempo al suo attuale ruolo.

Stefano Domenicali
Stefano Domenicali con Mattia Binotto

Con le condizioni economiche già fissate per i prossimi cinque anni, Carey può ora passare il testimone a Domenicali per supervisionare la crescita e la progressione futura della Formula 1. Carey ha svolto un ruolo nell’assicurare un futuro più sostenibile per la Formula 1 attraverso un aggiornamento del Patto della Concordia e grazie a nuove normative già all’orizzonte, incluso un limite di budget rivoluzionario. Carey ha inoltre affrontato una serie di grandi sfide durante questo 2020 condizionato dalla pandemia da COVID-19, ma ha contribuito a garantire un calendario di 17 gare che la maggior parte riteneva improbabile all’inizio di quest’anno.

La rivoluzione per la Formula 1 è appena cominciata. Domenicali potrà rappresentare l’anello mancante per un perfetto collegamento tra FIA e Liberty Media in virtù dei suoi ottimi rapporti con Jean Todt e Ross Brawn. Domenicali tornerà a fare ciò che più ama, ovvero dedicarsi alla Formula 1 in un ruolo di vertice indiscusso. Di certo fa piacere che il nuovo corso veda al primo posto un italiano di indiscusse qualità, ma fa piacere anche che i ruoli principali nell’asset che gestisce la Formula 1 siano tutti ricoperti da gente proveniente dalla Scuderia Ferrari. Un vanto più che doppio.

Lascia un commento