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Per Jean Todt la crisi della Ferrari non si può paragonare col 1993

L’ex team principal della Scuderia di Maranello ha espresso il suo parere sull’attuale situazione Ferrari, non volendo fare paragoni col passato

Jean Todt

Sebbene oggi il momento attraversato da questa Ferrari non risulta tra quelli più rosei della sua carriera in Formula 1, sappiamo bene che la vita è chiaramente fatta di alti e bassi e nella storia del Cavallino Rampante il 2020 non rappresenta l’unico e solo anno delle sofferenze.

La storia della Scuderia è costellata di periodi di grande gloria ma possiede anche momenti di declino non indifferente. Lo stesso Ross Brawn nei giorni scorsi aveva già ricordato che durante la sua permanenza in Ferrari si è ritrovato a dover rimettere il team in sesto dopo anni di assoluto declino. Insomma, per riportare Michael Schumacher e la Ferrari a vincere sul serio ci è voluto del tempo. Anche tanto.

Jean Todt arriva nel 1993

Parlando di Ross Brawn appare impossibile non citare Jean Todt. Il francese giunse in Ferrari nel 1993 quando firmò un contratto da team principal per la Scuderia di Maranello. Grazie al suo lavoro certosino e all’impegno di una Scuderia che era diventata una famiglia di talenti nel 1996 venne accolto in Ferrari Michael Schumacher che già allora era un giovane di bellissime speranze, visto che si portava dietro ben due titoli mondiali. Proprio con Schumacher arrivò in Ferrari Ross Brawn che in Benetton, assieme al tedesco, aveva già fatto vedere grandi cose.

Di conseguenza Jean Todt si trovò di fronte a se una situazione particolarmente complicata all’arrivo in Ferrari. La Scuderia era desiderosa di un riscatto ma non vinceva ormai da parecchio tempo. Lo stesso Jean Todt ha però ammesso che l’attuale crisi Ferrari non può essere paragonata a quanto posto in essere proprio nel ’93: “non mi piace vedere soffrire qualcuno, indipendentemente da chi esso sia. Provo quindi sempre a comprenderne le ragioni, ma posso dire che la Ferrari che vediamo oggi non si può paragonare alla squadra in cui sono approdato nel 1993. Mi sarebbe piaciuto avere una base di partenza come quella attuale perché l’organizzazione attuale della Scuderia è molto solida” ha ammesso Jean Todt ad Auto Motor und Sport.

In ogni caso Todt, ora presidente della FIA, ha ammesso che il suo tempo alla Ferrari è ormai finito da tempo: “sono sempre stato un fan della Ferrari, poi ho lavorato lì mentre adesso sono uno spettatore neutrale. Il mio capitolo in Ferrari si è ormai concluso”.

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