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Esercito di alunni in auto: cambiamento radicale 

Scuola: 2,5 milioni di alunni cambieranno mezzo di trasporto

auto mobilità

Gli italiani si confermano grandi difensori a tutela della salute: il 57% degli alunni andrà a scuola in auto, moto o scooter; solo il 14,9% con autobus o tram. Alla larga dai mezzi pubblici con capacità ridotta per la pandemia. Esercito di alunni in auto: cambiamento radicale fotografato dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp research e Norstat. Un alunno su 3, pari a circa 2,5 milioni di bambini e ragazzi (29,8%) cambierà, del tutto o in parte, mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola.

Esercito di alunni in auto: serve spazio

Ovviamente, occorre far spazio il più possibile a un veicolo così sicuro e protettivo come l’auto: speriamo che i Comuni si adeguino alle esigenze dei cittadini. Strade e carreggiate a disposizione delle vetture, per rendere il traffico fluido.

Faranno ricorso all’uso di un mezzo proprio 6 alunni su 10 (57%), pari a circa 4.820.000 di bambini e ragazzi, che quest’anno raggiungeranno la scuola in auto o moto. Il dato è ancor più significativo se si considera che lo scorso anno, ad usare questo tipo di mezzo era il 50,2% degli scolari. Cala il numero di alunni che hanno intenzione di utilizzare autobus o tram; alla ripartenza delle lezioni lo farà solo il 14,9%, erano il 16,7% lo scorso anno.

Automobile anziché mezzo pubblico: trend del futuro

Inevitabile. Scelta giusta: c’è da scommettere che questo trend si innalzerà. In Italia l’auto è imbattibile. Discorso diverso in altri Paesi dove i mezzi pubblici sono molto più efficienti, con rete capillare e un rapporto qualità/prezzo di tutto rispetto.

Il cambio di abitudini riguarderà, in particolare, i ragazzi iscritti alla scuola secondaria, sia di primo grado (il 35,8% degli studenti cambierà il modo di coprire il tragitto casa/scuola), sia di secondo grado (43,4%).

Una volta assaggiata l’auto, comoda, sicura, pratica, sarà davvero dura pensare a un eventuale ritorno sui mezzi pubblici italiani. Specie quando cresceranno gli incidenti per bici e monopattini elettrici, destinati a lievitare sensibilmente purtroppo, come già accade nelle città dove la nuova mobilità ha preso piede.

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