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Sebastian Vettel: a Monza per l’ultima volta con la Scuderia

Sebastian Vettel si appresta a correre per la sua ultima volta a Monza con i colori della Rossa di Maranello, ecco i suoi sentimenti

Vettel

Quando nel 2008 Sebastian Vettel stupì tutti sotto la pioggia di Monza si cominciò a comprendere di che pasta era fatto il tedesco. Il risultato lo poneva davanti a tutti già al sabato per poi replicare nella medesima posizione la domenica, con le stesse condizioni atmosferiche, a bordo di una modesta Toro Rosso motorizzata all’epoca col propulsore Ferrari. L’impresa c’era ed era utile a fornire i dettagli di un campione che si sarebbe formalizzato da lì a poco nell’ambiente Red Bull.

Il 2008 appare ancora più lontano ora che il tedesco sta vivendo l’ultimo anno in Ferrari tra dissapori e risultati decisamente al di fuori del blasone del Cavallino Rampante e delle sue capacità da Campione del Mondo. La carriera nel mondo della Formula 1 cominciò proprio con quell’evento brianzolo di notevole portata, ovvero sul medesimo tracciato che a giorni gli offrirà la possibilità di disputare il suo ultimo Gran Premio di Italia con i colori della Ferrari.

Il ricordo di Monza

L’amore e la riverenza che Sebastian Vettel nutre per il Cavallino Rampante non è di certo mutato, sebbene le aspettative non sono andate di pari passo con i risultati in questi lunghi anni a Maranello. Ma non ci sono rimpianti nelle parole del tedesco e nemmeno rancore, forse tristezza e malinconia quando ammette con la solita sincerità che lo contraddistingue che in una Monza deserta e privata dei suoi tifosi sarà persino più semplice abbandonare quel tracciato fortemente iconico con addosso i colori della Rossa.

In ogni caso lo scenario che si presenta davanti agli occhi di Sebastian oggi è fortemente mutato rispetto a quello configuratosi dodici anni fa. A Monza Sebastian ci arriva stavolta con sparute possibilità persino di giungere a punti, dopo le cattive performance incamerate a Spa-Francorchamps. A Monza lui ci ha vinto nel 2011 e nel 2013 con la Red Bull, oltre alla fantastica parentesi del 2008 appunto. Poi, basta così. Non è difficile comprendere quindi la sua ammissione: “oggi la situazione è quella che è. Per farmi venire alla mente cose belle devo guardare indietro, ovvero quando vinsi con la Toro Rosso. Ma Monza ha un grande significato per la Ferrari. Non sarà bello non avere tifosi. Ma le cose forse saranno più semplici perché per un pilota Ferrari è forse una delle cose più travolgenti vedere i tifosi che possiede la Scuderia in ogni angolo del mondo. Senza di loro a Monza, il mio distacco dalla Ferrari sarà meno doloroso”.

Vettel
Un giovane Sebastian Vettel vinceva nel 2008 a Monza con la Toro Rosso

Ma Sebastian si lascerà dietro un vuoto di donne e uomini che sono rimasti sempre al suo fianco nella sua esperienza in Ferrari. Non è un caso che quando gli chiedono cosa gli mancherà maggiormente della sua esperienza in Ferrari, categoricamente risponde: “in Ferrari ho conosciuto tantissime persone, alcune le sento anche molto vicine. Mi mancheranno tanto”.

È mancata la Ferrari da Mondiale

Ad onor del vero, nel percorso (tortuoso) che Sebastian Vettel ha dovuto percorrere in questi anni con la Rossa di Maranello, il tedesco non ha mai avuto una monoposto altamente competitiva. Se non in parte. Per questi motivi la domanda su quello che realmente non ha funzionato in questi anni a Maranello non possiede una risposta semplice da configurare.

Ma per Sebastian è mancato il pacchetto giusto “per lottare davvero per il campionato dall’inizio alla fine. La ragione chiaramente non è unica, ma sono differenti. Ho sempre provato a spingere la squadra nella corretta direzione ma insieme ci siamo comunque divertiti e abbiamo fatto delle ottime cose; chiaramente non sono mancati nemmeno i momenti difficili. Non ho rancore e nemmeno rimpianti, sento che è lo stesso anche per la squadra. Sono un grande fan della Ferrari che ha avuto il privilegio di realizzare il sogno di correre con la Scuderia. Vedremo invece quello che sarà il mio futuro”.

Sebastian Vettel

Proprio in riferimento al suo futuro, Sebastian Vettel ha invece le idee ancora poco chiare. O forse da l’impressione di chi ha qualcosa da poter dire ma non la dice. “Al momento non ho niente da dire. Se andrò avanti lo farò per raggiungere un obiettivo” sono le sue uniche parole. Quindi Sebastian ha tracciato anche una scia di ricordi che vede nel più bello “la prima vittoria in Malesia con la Ferrari nel 2015. È stata bellissima la festa che abbiamo fatto assieme durante la sera. Ci sono anche state tante altre vittorie ma la prima è diversa da tutte, è stato bellissimo sentire l’inno italiano”.

Il talento di Leclerc

In questi tanti anni in Ferrari un po’ tutti abbiamo imparato a conoscere Sebastian Vettel. Il tedesco non ha mai fornito tratti caratteriali contorti che potrebbero sfociare in una dose di invidia verso il suo compagno di squadra, per esempio. Lo stesso Vettel ha infatti ammesso di apprezzare il talento di Charles e di non nutrire quindi alcuna forma di invidia: “Charles è un bravo ragazzo e in macchina sta facendo molto bene. Ha talento e per questo merita ciò che ha già ottenuto. Il futuro di certo ci dirà quello che sarà il suo percorso che lo vedrà per molti anni in Ferrari. È sicuramente uno dei piloti con più talento oggi a disposizione, a soli 22 anni ha tantissimo tempo davanti a sé”.

Sembra inoltre escluso un futuro di Sebastian alla guida di un eventuale team “sono costosi e mi vedo al volante di una monoposto” ma anche la possibilità di provare a correre presso alternative valide alla Formula 1 magari sempre con Ferrari: “non so nulla dei piani futuri della Ferrari. Sono concentrato solo sulla Formula 1” sebbene “nell’automobilismo ci sono tante serie molto interessanti”.

Vettel
Vettel ha avuto parole di stima nei confronti del suo attuale compagno di squadra, Charles Leclerc

In una fase dell’esistenza fortemente condizionata dalla pandemia da Coronavirus, Vettel crede che anche la Formula 1 dovrà assumere atteggiamenti e comportamenti in linea con un mondo che cambia: “la Formula 1 ha di fronte a sé una montagna da scalare per attirare ancora fan e provocare emozioni. Il mondo sta cambiando repentinamente e questa Formula 1 deve adattarsi. Non si deve solo pensare a cambiare i regolamenti, sebbene la speranza sia quella di favorire la competizione in pista. Oggi la Formula 1 non può restare in silenzio, vedremo dove saremo tra dieci anni”.

Infine Vettel ha ammesso che sicuramente gli sarebbe piaciuto maggiormente ottenere qualche cosa in più con la Ferrari ma “non è successo e per entrambe le parti è il momento di guardare avanti. Fino alla fine di questa stagione proveremo comunque a fare del nostro meglio”.

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