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Charles Leclerc: Belgio “molto brutto” e la responsabilità di un contratto a lungo termine

Leclerc ha parlato del Gran Premio del Belgio decisamente disastroso e delle responsabilità derivanti dal prossimo futuro in Ferrari

Charles Leclerc

Ieri entrambe le Ferrari hanno concluso il Gran Premio del Belgio al di là della zona punti. Sia per Charles Leclerc che per Sebastian Vettel le cose sono andate decisamente male, già a cominciare dalle prove libere del venerdì. Per tutto il fine settimana le SF1000 sono apparse decisamente indietro anche rispetto a team che solitamente si trovano alle loro spalle. È chiaro quindi che la delusione è apparsa subito palpabile, soprattutto nelle parole dei piloti con un Charles Leclerc quasi a corto di risposte e con un triste tono basso di voce. Le difficoltà sono tante e ora appaiono concrete sia in qualifica che in gara.

Il monegasco, volendo essere sinceri, era anche partito bene ma la felicità è durata davvero troppo poco. Tutti riuscivano a sfilare via una Ferrari decisamente equiparabile ad un disastro annunciato, situazione che ha prodotto anche più di qualche episodio in termini di nervosismo generale.

Parole, poche

Le parole di Leclerc sono quasi pari allo zero visto che lui stesso, al termine del Gran Premio, aveva ammesso “non so bene cosa dire onestamente”. D’altronde questa Ferrari è ormai un mistero e non produce niente di buono. I dubbi sono tanti e i conseguenti cattivi risultati un dato di fatto. Charles ha quindi aggiunto: “è stato veramente molto brutto, non è stato facile e dobbiamo assolutamente fare qualcosa. Nascondere la frustrazione è veramente difficile ma questo non cambia ciò che ho fatto in macchina”.

Charles Leclerc

Ancora una volta sulla SF1000 del monegasco si sono presentati evidenti problemi di affidabilità che lo hanno rallentato per ben due volte durante due lunghe soste ai box per rimpolpare d’aria le valvole pneumatiche che producevano più di qualche problema. Ma come ammesso anche da Sebastian Vettel, non può bastare il pilota in una situazione simile: “ho dato il massimo ma era davvero difficile. Abbiamo realizzato due pit-stop veramente lenti per problemi tutto sommato piccoli. In rettilineo non riuscivamo a superare nemmeno col DRS aperto. La situazione è questa ed è molto complicata” ha proseguito uno sconsolato Charles Leclerc.

Quindi anche il monegasco ha parlato di Monza, dove ha vinto lo scorso anno, ammettendo che anche lì sarà molto difficile fare bene: “a Monza sarà difficile. Forse qualche speranza per ritornare dove eravamo prima l’avremo al Mugello o a Imola. Ma a Monza sarà dura”.

La responsabilità

Le attese per questa seconda stagione in Ferrari erano quindi differenti da quelle vissute fin qui da Charles Leclerc. È una stagione di sofferenza che si contrappone a un 2019 vissuto spesso in testa e molte volte finito a podio. Il disastro di Spa-Francorchamps certifica i grossi problemi di una SF1000 che non produce niente di buono. Di certo la giovane età del monegasco potrebbe non aiutare ad essere paziente, ma il ragazzo sta dimostrando comunque di saper gestire un approccio differente da quello vissuto lo scorso anno.

Ma il lungo contratto che non scadrà prima del 2024 rappresenta una responsabilità per il giovane pilota della Ferrari, fattori di cui ha parlato al sito ufficiale della Formula 1 proprio a margine del Gran Premio del Belgio. “Ho un contratto a lungo termine per la prima volta. È una novità ed è fortemente emozionante. La Ferrari è una squadra straordinaria, non si può pensare di avere una squadra migliore a disposizione. Ora stiamo lavorando duramente per migliorare e sto provando a spingere molto. Non ho mai avuto un contratto così lungo fino a questo momento, quindi potrò lavorare a stretto contatto con la squadra e capire dove poter fare meglio. Bisogna tirare fuori il meglio da questa squadra. Il Cavallino mi da la motivazione per riportare la Ferrari al top in un momento difficile come questo” ha detto Charles.

Charles Leclerc

Quindi dal prossimo anno Leclerc sarà colui che si troverà a gestire il team a soli 23 anni: “Seb è un quattro volte campione del mondo e adesso non mi sento maggiori responsabilità rispetto allo scorso anno. Ma sono consapevole che dovrò aiutare la squadra ad avere un futuro più forte. È mia la responsabilità di guidare la squadra nella direzione corretta in termini di sviluppo” ha concluso Leclerc.

Infine in Belgio, Leclerc si è reso protagonista di un team radio molto acceso durante il pit-stop successivo all’ingresso in pista della Safety Car a seguito dell’incidente di Giovinazzi. Il monegasco, durante la sosta particolarmente problematica, ha imprecato ma non è chiaro cos’abbia detto perché il team gli ha subito intimato di spegnere la radio. Ma sembrerebbe che le sue parole non siano state indirizzate al team, piuttosto pare sia stata un’imprecazione dovuta alla cattiva gara in corso. Nel frattempo Charles si è anche scusato servendosi del suo profilo Twitter, ma appare comunque un comportamento comprensibile viste le grosse problematiche patite ieri dal monegasco e da tutta la Scuderia.

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