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FCA: i sindacati fanno il punto della situazione sul futuro di Melfi

Il Piano Italia per Melfi è quasi completo e la produzione è in crescita

Jeep Compass stabilmento Melfi

Lo stabilimento di Melfi è uno dei centri principali delle operazioni di FCA in Italia. Il sito lucano è stato il primo stabilimento italiano a poter registrare l’avvio dei progetti del “Piano Italia” che ha portato alla partenza della produzione della Jeep Compass “made in Melfi” e al debutto delle nuove ibride plug-in Renegde e Compass 4xe. 

Per Melfi, il piano industriale 2019-2022 è quasi completo. All’appello mancano solo le motorizzazioni mild hybrid in arrivo, probabilmente, ad inizio del 2021. Tali motori saranno prodotti nello stabilimento di Termoli ed arriveranno sui tre modelli prodotti nel sito lucano (Compass, Renegade e Fiat 500X).

Nel frattempo, in queste ore i rappresentanti sindacali della FIM si sono incontrati a Melfi per fare il punto della situazione in vista della ripresa produttiva dello stabilimento dopo la chiusura estiva. Sul futuro di Melfi registriamo, in particolare, le dichiarazioni del segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista.

Evangelista ha sottolineato come i sindacati ed i lavoratori, al momento, sono molto prudenti sul futuro di Melfi. Il mercato delle quattro ruote sta attraversando un momento molto particolare e tutt’altro che semplice e c’è tanta incertezza su quanto accadrà nel corso dei prossimi mesi. Secondo Evangelista “c’è fiducia nel fatto che, con il nuovo corso improntato su auto di gamma medio-alta e a motorizzazione ibrida ed elettrica, Melfi possa lasciarsi alle spalle la crisi, la cassa integrazione e ogni altra conseguenza dello shock sanitario.”

Ricordiamo che, nel corso del mese di luglio, per la prima volta dalla fine della produzione dell Punto, avvenuta nel 2018, a Melfi non ci sono stati esuberi. Il risultato è stato raggiunto grazie alla partenza a pieno regime di tutti i progetti previsti dal Piano Italia con la Compass “made in Melfi” e e nuove ibride che vengono prodotte senza intoppi.

Il futuro di Melfi

Il futuro resta un argomento molto difficile da valutare per i sindacati. Lo stabilimento di Melfi ha registrato diversi investimenti importanti ma il mercato delle quattro ruote è ancora in crisi ed è ben lontano dal raggiungere i livelli dello scorso anno. L’emergenza sanitaria ed economica in corso rischia di rallentare, notevolmente, la crescita delle attività.

Secondo Evangelista: “nel contesto in cui ci troviamo c’è ancora molto da fare, però ci sono le condizioni per recuperare quote di mercato. Ci aspettiamo un miglioramento progressivo entro fine anno, ma l’ottimizzazione la potremmo raggiungere nei primi mesi del 2021″ Il rappresentante della FIM, quindi, punta molto su una sostanziale crescita produttiva nel 2021 quando il mercato auto europeo e internazionale potrebbe essere tornato su buoni livelli.

Si riparte a ritmi di produzione elevati

Ricordiamo che lo scorso luglio FCA ha confermato che la ripresa produttiva dopo la pausa estiva sarebbe stata a ritmi alti. Già da fine agosto e per tutto il mese di settembre, lo stabilimento di Melfi lavorerà su 20 turni settimanali andando a registrare livelli produttivi superiori ai mesi pre-lockdown grazie all’avvio della produzione dei nuovi progetti previsti dal “Piano Italia”.

Successivamente, sarà necessario valutare l’andamento degli ordini e, soprattutto, l’andamento della crisi economica per poter avere un’idea più precisa in merito a quello che sarà il futuro dello stabilimento. Per ora restano alcuni dubbi, soprattutto tra gli esponenti sindacali, in merito alla possibilità di raggiungere la piena occupazione con i progetti previsti dal Piano Italia.

Secondo alcune stime, che risalgono al pre-lockdown, la Compass e le varianti ibride non saranno sufficienti a colmare le potenzialità produttive di Melfi. Per raggiungere tale obiettivo bisognerà avviare la produzione di un nuovo modello che, attualmente, non è in programma. Per i nuovi progetti per Melfi e per gli altri stabilimenti italiani si dovrà attendere il 2023 e il nuovo piano industriale di Stellantis, il gruppo che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA. Maggiori dettagli sulla questione, quindi, arriveranno soltanto nel corso dei prossimi mesi.

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