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FCA: nessun esubero a Melfi per la prima volta dalla fine della produzione della Fiat Punto

Dopo due anni lo stabilimento lucano, per alcuni giorni, non avrà esuberi giornalieri

Jeep Compass stabilmento Melfi

Lo stabilimento di produzione di Melfi è, sempre di più, uno dei principali punti di riferimento delle operazioni di FCA in Italia. Il “Piano Italia” dell’azienda ha previsto importanti investimenti per il sito lucano che ha già registrato l’avvio della produzione della Jeep Compass e dei primi modelli plug-in hybrid che FCA produce in Italia (la stessa Compass e la Renegade). In futuro, probabilmente da inizio 2021, arriveranno anche le nuove motorizzazioni mild hybrid per i tre modelli in produzione (oltre alle due Jeep c’è anche la 500X).

Nel frattempo, lo stabilimento di Melfi deve fare i conti con la crisi del mercato auto (dovuta all’emergenza sanitaria ed economica in corso). Nell’incontro tenuto oggi tra le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Uil-Uilm, Fismic-Confsal e Aqcf e la direzione aziendale dello stabilimento sono arrivate buone notizie per il sito di Melfi. E’ stata confermata la crescita produttiva della Jeep Compass. 

Il SUV della casa americana verrà prodotto su due turni con una media di 80-90 vetture prodotte a turno.  Nelle prossime settimane, inoltre, è prevista un’importante salita produttiva per lo stabilimento lucano. La Compass, infatti, registrerà circa 400 autovetture prodotte al giorno continuando con lo schema dei due turni di lavori che occuperà un totale di 2000 lavoratori. 

Nel corso delle prossime settimane, inoltre, si registrerà anche la ripresa delle attività su Renegade e 500X. Come comunicato dalla direzione dello stabilimento, infatti, i due crossover compatti ripartiranno il prossimo 6 luglio con un’attività di produzione costante sino al successivo 31 luglio. A partire dalla metà di luglio non sono previsti esuberi giornalieri e ci saranno solo sospensioni dell’attività nei week end.

A Melfi, quindi, per la prima volta dalla fine della produzione della Punto (avvenuta nell’estate del 2018) non si registreranno esuberi. Per ora, l’assenza di esuberi riguarderà un periodo di tempo limitato (solo la parte finale di luglio) ma si tratta comunque di una notizia da accogliere in modo positivo visto che negli ultimi due anni lo stabilimento ha dovuto fare i conti con una produzione inferiore alle sue capacità.

Nuova cassa integrazione in arrivo

Come detto in precedenza, la piena produzione a Melfi durerà poco. La direzione dello stabilimento, infatti, ha già comunicato che è previsto un ulteriore ricorso alla cassa integrazione ordinaria per il 25 e 26 luglio e per il periodo che va dal 1° al 9 agosto. Successivamente, il sito lucano resterà chiuso dal 10 al 23 agosto per le ferie estive.

Al momento, non ci sono ancora informazioni sul calendario produttivo dalla fine del mese di agosto.

Il futuro dipenderà dall’andamento del mercato 

Il “Piano Italia” di FCA, dopo l’avvio della produzione della Compass e delle due plug-in hybrid, non prevede ulteriori novità per Melfi al netto del debutto delle motorizzazioni mild hybrid attualmente in fase di pre-produzione a Termoli. Il debutto delle nuove motorizzazioni andrà a completare il piano di investimenti di FCA per lo stabilimento di Melfi.

Secondo l’azienda, questi investimenti saranno sufficienti per raggiungere la piena occupazione a Melfi mentre per i sindacati la Compass e le motorizzazioni ibride non basteranno per colmare le capacità del sito. Tutte queste ipotesi, sia da parte di FCA che di alcuni sindacati, erano state fatte prima della pandemia.

FCA stabilimento Melfi

Adesso ci troviamo in una situazione decisamente differente e il futuro dello stabilimento di Melfi, così come di altri siti produttivi, dipenderà dall’evoluzione che registrerà il mercato in Italia e all’estero. Il sito di produzione lucano può, senza dubbio, contare su di una gamma di modelli in grado, potenzialmente, di generare volumi di vendita significativi (le ibride potrebbero essere agevolate dai vari incentivi previsti da diversi Paesi europei).

Per ora, quindi, non ci resta che attendere e verificare quale sarà la risposta del mercato delle quattro ruote nel corso dei prossimi mesi. Nel frattempo, anche se momentaneo, il traguardo dell’eliminazione degli esuberi a Melfi rappresenta senza dubbio una buona notizia. Continuate a seguirci per saperne di più.

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