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Alfa Romeo e Maserati: i marchi non sono pronti per uno spin-off secondo Marchionne

Dopo un mese d’agosto in cui si è parlato di possibili alleanze, cessioni ai cinesi o spin-off per molti brand di FCA, in queste ultime ore l’amministratore delegato del gruppo italo-americano Sergio Marchionne ha chiarito alcuni aspetti importanti per il futuro dell’azienda ed, in particolare, per quanto riguarda i marchi Alfa Romeo e Maserati, da tempo, secondo alcune indiscrezioni, vicini ad uno scorporo da FCA con un procedimento del tutto simile a quanto fatto dall’azienda con Ferrari.

Secondo Marchionne, uno spin-off di Maserati ed Alfa Romeo in tempi brevi è “quasi impossibile”. I due marchi, infatti, stanno vivendo un profondo periodo di trasformazione che è ancora molto lontano dall’essere concluso. Di fatto, sia Maserati che Alfa Romeo sono entità ancora molto immature e ci vorrà del tempo prima di poter rendere possibile e fattibile lo scenario di un possibile spin-off. 

Ricordiamo che Alfa Romeo e Maserati sono ancora nel pieno del “rivoluzionario” piano industriale presentato nel 2014 che ha come obiettivo principale l’ampliamento della gamma dei brand ed il conseguente aumento dei volumi di vendita ottenibile anche grazie all’avvio delle vendite in altri mercati (come gli USA per Alfa Romeo). 

Maserati è più vicina ai target aziendali che puntano al raggiungimento delle 70 mila unità vendute all’anno entro il 2018. La gamma del Tridente è stata ampliata e, nei prossimi anni, prenderà il via il processo di elettrificazione con nuove varianti ibride per tutti i modelli ed una inedita vettura elettrica. 

Per quanto riguarda Alfa Romeo, invece, si tratta solo dei primi passi di un processo ancora molto lungo. Dopo il lancio di Giulia e Stelvio, infatti, la casa italiana prevede di lanciare entro il 2020 altri 6 modelli che porteranno le vendite annue sino a 400 mila unità. 

Per un possibile spin-off di Alfa Romeo e Maserati sarà, quindi, probabilmente necessario attendere ancora un po’. Attualmente, infatti, secondo la dirigenza di FCA i tempi non sono maturi per compiere questo importante passo. 

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