Per chi ha preso una multa autovelox, ci sono speranza di vincere il ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto: se la macchinetta è piazzata male, il verbale è nullo. Lo ha detto la Cassazione, con ordinanza 15760/20. Perché va chiarito per bene: chi guida deve andare piano, in quanto l’eccesso di velocità è un’infrazione così pericolosa da uccidere; ma i Comuni devono rispettare le regole.
Multa autovelox: tre batoste per il Comune sono sufficienti?
La multa è stata annullata per una ragione semplice: l’autovelox era stato illegittimamente apposto sul lato destro mentre il decreto prefettizio autorizzava il posizionamento sul lato sinistro della carreggiata.
La cosa incredibile è quanto i Comuni si ostinino, anche in sede di giudizio.
- In primo grado, vince l’automobilista e perde il Comune: Giudice di Pace.
- In secondo grado, rivince l’aurtomobilista e riperde il Comune che tenta l’appello: arriva il no del Tribunale.
- Il Comune va addirittura per Cassazione: anche qui, batosta. Il triplete dell’automobilista.
Quanti denari pubblici buttati: bastava mettere subito l’autovelox in modo corretto e la questione si chiudeva.
Verbale eccesso di velocità illecito: ecco perché
Sentiamo la Cassazione. Il caso è questo: il decreto prefettizio ha previsto il posizionamento dell’autovelox lungo soltanto un senso di marcia e, al contrario, l’accertamento è stato effettuato per il tramite di un autovelox posizionato sul senso di marcia contrapposto. Il verbale di contestazione della violazione è illegittimo, anche se siano in seguito intervenute note di chiarimento da parte dell’amministrazione in senso contrario.
A questo punto, il Comune farà ricorso a quale Corte? La partita è finita: stravincono gli automobilisti, straperdono alcuni enti locali così ostinati.
Per la cronaca, la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso e condanna la parte ricorrente al pagamento, in favore della parte controricorrente, delle spese del giudizio di legittimità. Che liquida in € 500 per compensi. Oltre alle spese forfettarie nella misura del 15%, agli esborsi liquidati in € 200 e agli accessori di legge.