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Danni auto da grandine: cosa copre la polizza Eventi naturali

Dopo la bomba d’acqua su Milano, con grandine, ecco una mini-guida per prevenire guai alle vetture grazie alle assicurazioni

polizza eventi naturali

Danni auto da grandine: un tema più che mai attuale. Una bomba d’acqua si è abbattuta dall’alba a Milano, con grandine. Ci sono anche pesanti danni alle auto: carrozzeria, vetri laterali, parabrezza, lunotto. Molte le chiamate ai vigili del fuoco per sottopassi allagati e altri allagamenti, ma fra gli automobilisti tiene banco una domanda: a livello assicurativo c’è modo di prevenire questi guai?

Danni auto da grandine: la garanzia

La polizza per tutelarsi contro la grandine è Eventi naturali. O polizza Eventi atmosferici, come alcune assicurazioni la chiamano. Accessoria e facoltativa rispetto alla Rc auto obbligatoria. Tutto l’elenco di possibili eventi che danno diritto al rimborso sono indicati nel contratto. Ogni compagnia è libera di inserire le clausole che vuole.

Secondo i casi, sono coperti grandine, ghiaccio, neve. Ma anche inondazioni, frane, smottamento di terreno. Così come slavine, valanghe, uragani. O cicloni, trombe d’aria, tifoni, oggetti trasportati dal vento. Perfino mareggiate. E, sì, pure la caduta di meteoriti. Talvolta è nella polizza Furto e incendio.

Per ogni evento, esiste una franchigia: l’importo in euro che resta a carico dell’assicurato. Per esempio, se il danno è di 500 euro con franchigia di 50 euro, il cliente ha diritto a 450 euro di risarcimento. Idem per lo scoperto, l’importo in percentuale a carico del cliente. Per esempio, con danno di 500 euro e scoperto del 10%, il rimborso è di 450 euro.

Comunque sia, il valore risarcito è al massimo equivalente al valore dell’auto al momento del sinistro. E serve una prova: gli eventi atmosferici devono essere stati riscontrati dall’osservatorio meteorologico del posto.

Clausole del carrozziere: è caos

Molte compagnie, per contratto, spingono il cliente verso il carrozziere convenzionato. Cui imporre manodopera e tempistica. Lasciano la franchigia di 50 euro se si va dal riparatore convenzionato; la franchigia raddoppia recandosi dal carrozziere indipendente, libero, di fiducia. È una clausola contestatissima, specie da Federcarrozzieri, la Federazione di carrozzieri indipendenti. Con numerose sentenze in merito.

Il nostro consiglio è di prediligere le compagnie che favoriscono la massima libertà di scelta, in nome della libera concorrenza. Ma soprattutto a favore di una riparazione a regola d’arte.

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